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Ornella Vanoni, commozione nella chiesa di San Marco per i funerali: attore colpito da malore

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L’addio a Ornella Vanoni, un funerale intenso e commosso: attore colpito da malore durante l’ultimo saluto.

Nel giorno del funerale di Ornella Vanoni, una cerimonia segnata da emozione e partecipazione popolare, un improvviso malore ha coinvolto un attore, aggiungendo ulteriore tensione a un momento già carico di commozione. Tra omaggi, musica e ricordi, l’addio alla grande artista si è trasformato in un intreccio di sentimenti che ha coinvolto tutti i presenti.

L’ultimo saluto a Ornella Vanoni: chiesa gremita per il funerale

La città di Milano ha dedicato due giorni di omaggi a Ornella Vanoni, scomparsa a 91 anni, accogliendo migliaia di persone al Piccolo Teatro Grassi, dove la camera ardente ha riaperto anche questa mattina prima dei funerali.

Artisti, colleghi e amici — da Caterina Caselli a Gianna Nannini, da Geppi Cucciari a Paolo Rossi — hanno voluto renderle omaggio, insieme a un lungo elenco di personalità del mondo della cultura e delle istituzioni. Nel primo pomeriggio, intorno alle 14:45, il feretro ha raggiunto la chiesa di San Marco, nel cuore di Brera, affollata ben oltre la sua capienza. Il sindaco Beppe Sala, proclamando il lutto cittadino, ha ricordato che “la città non la dimenticherà”, citando con affetto l’ironia della cantante: “Dedicatemi un’aiuola”.

Momenti di grande intensità hanno attraversato la cerimonia, dal suono della tromba di Paolo Fresu — che ha eseguito “L’appuntamento” e alcune note di “Senza fine”, come lei stessa aveva desiderato — fino all’omelia di don Luigi Garbini, che ha definito le sue canzoni “come i lumini in chiesa, che continuano a muovere la fiammella anche quando non vi siamo.

Il sacerdote ha ricordato la fragilità dell’artista, citando i versi “La mia fede è troppo scossa ormai ma prego”, e sottolineando come la sua vita fosse indissolubilmente intrecciata alla musica: “È sempre stata la musica a possedere lei”. I fiori gialli, il colore che amava, hanno avvolto la bara, tra cui il cuscino inviato da Gino Paoli e la grande corona dedicata da Mahmood: “Delle stelle saranno la tua voce. Presente, Mahmood”.

Al termine della funzione, il feretro ha lasciato la chiesa accompagnato dalle note di “Ma mi…”, suonate dall’organo.

Vanoni, malore al funerale: “Sto male”, cosa succede all’attore

Durante il tributo tenutosi al Piccolo Teatro, l’attore Paolo Rossi — presente per ricordare una collega e amica con cui aveva condiviso scena e affetti — ha lasciato la sala visibilmente provato. Prima di allontanarsi avrebbe solo mormorato: “Scusatemi, sto male”. Il malore improvviso ha colto di sorpresa i presenti, già immersi nella commozione della giornata.

Pur non avendo inciso sullo svolgimento delle esequie, l’episodio ha contribuito a restituire il clima emotivo che ha accompagnato l’addio a una figura profondamente amata, capace di attraversare generazioni con la sua voce e con la sua presenza gentile.