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Vento di riforme a Cuba

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Gli esperti si chiedono ancora quando prenderà vita il settore privato nella Cuba di Raul. Forse per dare suggerimenti ai loro investitori. Altri si chiedono quando gli Stati Uniti ne faranno la loro colonia estiva. Intanto il caro e fedele fratello ha cominciato la sua attività di governo pr...

Gli esperti si chiedono ancora quando prenderà vita il settore privato nella Cuba di Raul. Forse per dare suggerimenti ai loro investitori. Altri si chiedono quando gli Stati Uniti ne faranno la loro colonia estiva. Intanto il caro e fedele fratello ha cominciato la sua attività di governo proprio dalle riforme sociali 🙂

Fidel Castro, colui che ha tenuto a bada oltre 10 amministrazioni americane intenzionate una dopo l’altra ad intaccare la rivoluzione comunista, aveva lasciato nel mese di febbraio il comando dell’isola al fratello, Raul assai meno carismatico ma più pragmatico. Fidel è stato 49 anni al potere.

Raul aveva promesso cambi e così è stato. Seppur lentamente, ha avviato il piano di riforme.
Il primo a cambiare è stato il ministro dell’Istruzione. D’altra parte il sistema educativo gratuito, universale ma fortemente deteriorato era uno delle richieste più accanite che la popolazione rivolgeva alle autorità da tempo.
Ma la vera rivoluzione degli ultimi giorni è tutta tecnologica. Dopo i DVD e i computer, ora è caduto il divieto anche sui telefoni cellulari. In verità, già esistevano a Cuba ma erano solo per gli stranieri, e autorità governative. Naturalmente i cellulari sono ancora molto costosi e quindi non accessibili per gran parte della popolazione che vive con meno di 20 dollari al mese.

Cuba resiste, il libro su Cuba da avere in ogni libreria. Consigliato da leggere prima di andare o appena tornati per rivivere quest’isola meravigliosa: