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Casino di Caccia della famiglia Savoia: le radici della città

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La famiglia di Pio di Savoia fece costruire la residenza nel periodo nel quale governò la città: tra il XIV e il XVI secolo.

Situato nel Modenese, a Carpi, il Casino di Caccia appartenente alla famiglia di Pio di Savoia è una struttura risalente al XVI secolo. La famiglia dei Savoia governò sulla città dal XIV al XVI secolo: in seguito l’autorità passò agli Estensi. La struttura si mimetizza perfettamente con la vegetazione limitrofa e soprattutto con le poche casette ubicate nei dintorni. Il territorio dell’Emilia Romagna, inoltre, è ricco di edifici nascosto dalle bellezze uniche, seppur abbandonate.

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Casino di Caccia di Pio di Savoia

Il Casino di Caccia della famiglia Savoia è ubicato nella tranquilla cittadina di Carpi, nel modenese, sulla sterminate pianure dell’Emilia Romagna. La struttura è affiancata da una grande rimessa che ne conferma il ruolo di Casino di Caccia appunto. Inoltre, nelle immediate vicinanze si trova anche una chiesetta antica e particolare, nella quale venivano celebrati riti privati.

chiesetta

La zona cadde in abbandono probabilmente nel 2011 per motivi non del tutto chiari. Tuttavia, anche il sisma che colpì l’Emilia Romagna e la zona di Modena nel 2012 contribuì e forzò l’inagibilità della struttura. Ad oggi, infatti, il Casino di Caccia non è visitabile in quanto struttura pericolosa. L’accesso, un tempo, avveniva su strada e la tipologia della struttura è classificabile come residenza. La famiglia di Pio di Savoia la fece costruire nel periodo nel quale governò la città: tra il XIV e il XVI secolo. Il comune di Carpi, infine, ha intrapreso la strada del recupero della struttura e ha intavolato progetti di ristrutturazione sottolineando il chiaro interesse storico e culturale del sito. Al momento, però, rimane tutto fermo.

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