Secondo i nuovi dettagli sullo schianto del volo Air India del mese scorso, sarebbe stato proprio il comandante a spegnere i motori, tre secondi dopo il decollo.
Volo Air India, è stato il comandante a spegnere i motori? La registrazione
Sono stati diffusi nuovi dettagli sul disastro aereo dell’Air India, che ha provocato 260 morti.
A quanto pare, come riporta il Wall Street Journal, citando fonti vicine alla valutazione preliminare delle prove emerse nel corso delle indagini dei funzionari Usa, sarebbe stato proprio il comandante, Sumeet Sabharwal, a spegnere i motori, appena tre secondi dopo il decollo. Una registrazione della scatola nera riporta proprio il dialogo tra i due piloti, ricostruzione ripresa anche dal Corriere della Sera. Il primo ufficiale, Clive Kunder ha chiesto al comandante come mai avesse spostato gli interruttori in posizione “cutoff” subito dopo il decollo, andando poi nel panico. Sabharwal sembrava invece essere molto calmo. Il Wall Street Journal riporta anche che il rapporto preliminare delle autorità indiane non è ancora giunto a conclusione sulle cause dell’incidente, non si esclude quindi del tutto un difetto di progettazione dell’aeromobile.
Schianto volo Air India: il comandante soffriva di depressione?
Secondo le ultime notizie, sembrerebbe essere stato il comandante Sumeet Sabharwal a spegnere volontariamente i motori dopo il decollo del Boeing 787 Dreamiliner ma, ricordiamo, l’indagine non è per niente conclusa e potrebbe anche essersi trattato di un guasto tecnico. Nelle ultime settimane si è anche parlato di una possibile depressione da parte di Sabharwal, 56 anni e prossimo alla pensione. Uno dei massimo esperti di sicurezza aerea in India, Mohan Ranganathan, ha rivelato che diversi piloti dell’Air India gli hanno riferito che Sabharwal soffriva di depressione e di problemi di salute mentale, infatti aveva anche preso una pausa dai voli. Ma se è tornato a pilotare deve pur aver ottenuto il nulla osta medico.