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Wci-Viva ceramica industriale, al via progetto distretto di Civita Castellana

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Viterbo, 11 giu. (Labitalia) - Un volano culturale, di sviluppo produttivo e di marketing territoriale del distretto industriale della ceramica di Civita Castellana (Viterbo), che ha l’obiettivo di coinvolgere tutti gli stakeholders operanti nell'area: imprese, amministrazioni pubbliche, ...

Viterbo, 11 giu. (Labitalia) – Un volano culturale, di sviluppo produttivo e di marketing territoriale del distretto industriale della ceramica di Civita Castellana (Viterbo), che ha l’obiettivo di coinvolgere tutti gli stakeholders operanti nell'area: imprese, amministrazioni pubbliche, istituzioni finanziarie, mondo dell’associazionismo culturale e comparto del turismo. Ha preso il via il progetto 'Wci – Viva ceramica industriale', vincitore del bando L’impresa fa cultura, ideato, realizzato e cofinanziato da Cudriec, agenzia di comunicazione digitale, con fondi Ue Por Fesr, fondi nazionali e della Regione Lazio. La presentazione del nuovo brand e del progetto 'Wci – Viva ceramica industriale' avverrà lunedì 14 giugno alle ore 17 in streaming online sulla pagina Facebook e sul canale YouTube dedicato.

Per la prima volta un’iniziativa culturale vede coinvolti tutti gli attori del distretto industriale della ceramica di Civita Castellana e la ceramica torna ad essere materia 'viva', volano della filiera territoriale, che dal distretto converge nel museo della ceramica Casimiro Marcantoni per diventare patrimonio della comunità. Al centro del disegno ci sono le aziende del distretto industriale della ceramica da bagno di Civita Castellana, che sanno riconoscere e far propri valori, tradizioni e identità culturali del territorio, divenendone ambasciatrici nei mercati in cui operano, facendo crescere il progetto e diventare Wci il brand del territorio della ceramica.

Non solo cultura, tuttavia gli showroom delle aziende aderenti sono già raggiungibili online dall'Italia e da tutto il mondo così da poter promuovere la loro produzione in modo semplice, intuitivo e innovativo, per esempio attraverso le tecnologie digitali della realtà virtuale (Vr-Virtual reality) e aumentata (Ar-Augmented reality). Hanno finora aderito al progetto in veste di partner della rete territoriale: gli otto Comuni del distretto industriale (Civita Castellana, Fabrica di Roma, Nepi, Castel Sant’Elia, Corchiano, Gallese, Faleria, Sant’Oreste), le associazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil, le associazioni di categoria Federlazio e Unindustria, la Camera di vommercio di Viterbo.

"Gli obiettivi del progetto Wci – affermano Alessandro Angelelli, Roberto Mancini e Alessio Alessandrini, co-founder di Cudriec – sono diversi. Innanzitutto connettere imprese del distretto, museo della ceramica e territorio in un unico progetto culturale, così da promuovere il turismo culturale e industriale, unendo apprendimento e intrattenimento attraverso l’uso delle tecnologie digitali, dalla realtà virtuale all’aumentata. Vogliamo diffondere il patrimonio materiale, già custodito all’interno del museo, con quello immateriale, raccolto attraverso testimonianze dirette: usi, costumi, lavori e mestieri, divulgare la cultura e la conoscenza della ceramica industriale di Civita Castellana, ma anche far scoprire le imprese del distretto e i loro prodotti, attraverso la visita online degli showroom virtuali".

"Lo scopo – spiegano – è anche quello di migliorare il dialogo a livello nazionale ed internazionale con esperienze museali e di filiera industriale analoghe. A supporto di tutto ciò è stato predisposto un importante piano di comunicazione e marketing che prevede iniziative di marketing digitale, nazionali ed internazionali, attraverso canali social (Facebook, Instagram, YouTube), la realizzazione di eventi online, in diretta streaming, dedicati a imprenditori, designer, architetti, buyer, influencer e l’organizzazione di eventi sul territorio di Civita Castellana".

"E’ anche prevista la partecipazione a fiere e la realizzazione di un magazine annuale in formato e-book e cartaceo, in italiano e in inglese. Infine, fondamentale sarà la digitalizzazione di testimonianze, storie, ricordi di operai, soci, imprenditori, aziende, che hanno reso grande il nostro distretto della ceramica", concludono.