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WhatsApp e Telegram sotto attacco in Russia: scopri cosa sta accadendo

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Le recenti restrizioni imposte su WhatsApp e Telegram in Russia stanno generando crescente preoccupazione tra gli utenti.

Negli ultimi giorni, la Russia ha inasprito le sue restrizioni nei confronti delle app di messaggistica più diffuse, WhatsApp e Telegram. Secondo il progetto di monitoraggio indipendente Na Svyazi, circa il 40% delle regioni russe ha già subito limitazioni significative nell’uso di questi servizi. Molti utenti segnalano difficoltà non solo nelle chiamate vocali, ma anche nell’invio di messaggi, creando un clima di incertezza tra gli utenti.

Le restrizioni sono iniziate all’inizio della settimana e hanno colpito inizialmente le aree meridionali della Russia. Tuttavia, il problema si è rapidamente diffuso, interessando diverse regioni come Vologda, Kirov e Chelyabinsk, dove gli utenti hanno manifestato disagi, sebbene in misura minore.

Motivazioni dietro le restrizioni

Il Roskomnadzor, l’agenzia statale per le comunicazioni, ha giustificato queste misure citando l’aumento delle attività criminali associate all’uso di WhatsApp e Telegram. Secondo l’agenzia, queste piattaforme sarebbero utilizzate per attività illecite come truffe, estorsioni e anche per il reclutamento di individui in operazioni di sabotaggio e terrorismo. In una nota, Roskomnadzor ha accusato le aziende di non collaborare con le autorità per combattere tali reati.

Il contesto delle restrizioni

La Russia è divisa in 84 regioni federali, escluse la Crimea annessa e le quattro regioni ucraine parzialmente occupate. Le limitazioni all’accesso a WhatsApp e Telegram sono state avviate lunedì e, da allora, un numero crescente di regioni ha riportato problemi di connettività. Martedì, le restrizioni si sono ampliate a ben 21 regioni, comprese città importanti come Mosca, San Pietroburgo, Tatarstan e Kaliningrad.

Prospettive future per gli utenti

Secondo Mikhail Klimarev, presidente della Internet Protection Society, WhatsApp è ora de facto bloccato in alcune aree della Russia. Egli ha sottolineato che mentre l’app funziona normalmente nel resto del mondo, in Russia gli utenti affrontano problemi di accesso sempre più gravi. La dichiarazione di Roskomnadzor suggerisce che un completo blocco di Telegram e WhatsApp potrebbe essere imminente, con previsioni che indicano la possibilità che ciò avvenga nei prossimi mesi. Questo scenario richiama alla mente l’esperienza precedente con YouTube, che ha subito restrizioni simili, culminando in un blocco totale.

Implicazioni per la libertà di informazione

Le azioni del governo russo nei confronti delle piattaforme di messaggistica evidenziano un crescente controllo sulle comunicazioni e sulla libertà di espressione nel paese. La situazione è preoccupante per chi si oppone al regime attuale, in quanto le restrizioni potrebbero limitare ulteriormente la capacità dei cittadini di esprimere le proprie opinioni e di accedere a informazioni indipendenti. La libertà di stampa e di espressione è sotto attacco, e le conseguenze di queste misure potrebbero essere devastanti per il panorama informativo in Russia.