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Barcellona-Juve: a Milano il consiglio regionale si svuota per seguire la partita

pirellone

Barcellona-Juve, partita di Champions League e il consiglio regionale si svuota. Tutti i consiglieri voglioso assistere al match. Non mancano le proteste.

Calcio e politica non sempre vanno a braccetto. In Italia, spesso, il gioco “del pallone” diventa più importante di una qualsiasi cosa, compreso un consiglio regionale, sede in cui si dovrebbero dibattere i problemi delle città e dei cittadini, provando a migliorarli.

Succede però che la Champions League abbia spesso la predominanza. Si sa, al cuore non si comanda e al dio del pallone neppure. Quando chiama, non c’è seduta consigliare che tenga, bisogna muoversi per arrivare per tempo davanti alla propria postazione televisiva.

A Milano è un po’ quello che è avvenuto ieri sera in occasione della partita, importantissima, tra Barcellona e Juve. Tifosi juventini ma non solo hanno deciso di sospendere la seduta a causa della “partita”. Naturalmente non tutti sono stati d’accordo ma la maggioranza, in questi casi, ha avuto la meglio.

A denunciare ciò che è avvenuto al Pirellone è stata la capogruppo del Movimento 5Stelle della Lombardia Iolanda Nanni che ha affermato: “Si è verificato un fuggi fuggi generale da parte dei consiglieri di maggioranza a causa della partita di calcio”.

Una situazione anomala che è stata riscontrata dalla consigliera alle ore 20 quando la seduta era in corso e che è stata improvvisamente sospesa. Iolanda Nanni ha spiegato come: “i lavori si siano interrotti a metà consiglio”. Ma non solo la consigliera del Movimento 5Stelle è rimasta interdetta dalla situazione ma anche quelli del Partito Democratico e di Riccardo De Corato di Fratelli d’Italia che hanno provato ad intervenire affinché la seduta proseguisse ma senza fortuna.

La consigliera grillina ha proseguito: “Siamo qui per cercare di risolvere i problemi dei lombardi. Comprendiamo e capiamo l’attaccamento ad una fede calcistica che è quasi pari a quello che si ha per le poltrone ma il disprezzo per i doveri istituzionali è un insulto ai cittadini”.

Dall’altra parte della barricata naturalmente i pareri sono diametralmente opposti come commenta il leghista Massimiliano Romeo: “I lavori finiscono sempre alle ore otto. E’ sempre stato così. E’ la normale prassi e non c’era assolutamente bisogno di andare oltre l’orario prestabilito”.