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Camorra: Scotto si pente e decide di collaborare con la giustizia

PASQUALE SCOTTI.

Il camorrista Pasquale Scotti si dichiara pentito e decide di collaborare con la polizia di Napoli. La decisione è avvenuta dopo l'estradizione dal Brasile. Pasquale Scotti, ex braccio destro di Raffaele Cutolo si pentito e ha deciso dopo ben 31 anni di collaborare con la polizia. Dopo l'estradizi...

Il camorrista Pasquale Scotti si dichiara pentito e decide di collaborare con la polizia di Napoli. La decisione è avvenuta dopo l’estradizione dal Brasile.

Pasquale Scotti, ex braccio destro di Raffaele Cutolo si pentito e ha deciso dopo ben 31 anni di collaborare con la polizia. Dopo l’estradizione dal Brasile ha passato mesi di riflessione fino ad arrivare a dichiarare: “Voglio collaborare con la giustizia, mi pento, sono pronto a rispondere alle vostre domande”.

Scotti sta riempiendo pagine di verbali destinate ad aprire strade investigative nuove. Le indagini sono coordinate dal procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli, capo del pool anticamorra assieme al collega Filippo Beatrice e il pm della Dda di Napoli Ida Teresi.

Pasquale Scotti ha 58 anni e ha vissuto per 31 anni in Brasile da latitante, sotto il nome di Francisco De Castro Visconti, passando per un imprenditore impegnato in attività di ristorazione. La sua vita segreta è “macchiata” dal passato dove si è reso protagonista della peggiore saga criminale della storia repubblicana, quella che ha visto in contrapposizione Nco di Cutolo e i clan consociati nella cosiddetta Nuova Famiglia.

Dopo l’arresto in Brasile, Scotti ha cercato di rimanere in Sudamerica, opponendosi alla richiesta di estradizione che nel frattempo gli è stata confezionata dalle autorità giudiziarie italiane.

Successivamente è arrivato in Italia, dove Scotti è stato accolto da forze di polizia e inquirenti antimafia, che gli hanno consegnato le sentenze definitive all’ergastolo per alcuni omicidi consumati in nome e per conto di Cutolo.

Il collaborare con la giustizia è stata una scelta meditata a lungo, al punto tale da spingere l’ex killer della Nco ad organizzare una sorta di promemoria buono per riorganizzare le trame di una vita vissuta due volte: quella del killer è quella dell’onesto cittadino trapiantato in Brasile. Appunti che aiuteranno le forze dell’ordine a indagare all’interno dei clan camorristi.