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Da Cogne al massacro del Circeo: cosa ne è stato delle case dei delitti più famosi d'Italia

Delitto di Cogne, Strage di Erba, Massacro del Circeo

Delitto di Cogne, Strage di Erba, Massacro del Circeo, ecco il destino delle case di macabri ed inumani eventi

Delitto di Cogne, Strage di Erba, Massacro del Circeo, fatti che non si possono dimenticare. I media ne hanno parlato per molto tempo, senza comunque che si sia arrivati a una conclusione certa. Quanti sono stati i curiosi, che hanno pensato di vistare queste zone, per macabre foto di luoghi in cui la sofferenza è stata tangibile. Un turismo macabro, che si può vedere, dove si sono consumati omicidi? Da Cogne a Villa Maso, quale è stato il destino delle case insanguinate dai delitti più efferati, che mai dimenticheremo?

Delitto di Cogne, Strage di Erba, Massacro del Circeo

Delitto di Cogne, Strage di Erba, Massacro del Circeo

Per non dimenticare, ma non succederà mai! Le case dove sono successe queste disgrazie terribili, che la gente sente con raccapriccio, hanno le mura che sono ancora piene di ombre. Si tratta di abitazioni, che probabilmente nessuno abiterà mai più e se lo farà, non sarà serenamente. Fantasmi torneranno a ricordare episodi inauditi.

Abitazioni ‘maledette’, il Delitto di Cogne, Strage di Erba, Massacro del Circeo, dove le dimore custodiscono segreti. Si tratta di luoghi che hanno cambiato serrature e proprietari ma in molti casi non trovano pace. E lo stesso vale da Perugia a Cogne, le cui villette e abitazioni sono passate da case a ‘mete’ turistiche, un turismo a dire poco macabro e senza ragione.

Il destino delle case del terrore

Alcune di queste case del terrore sono state vendute o sono ancora disabitate. Altre vengono ancora oggi offerte sul mercato. In queste dimore c’è un segno indelebile, quello di omicidi pazzeschi, che non hanno avuto alcuna ragione per avvenire e, che si spera non vengano ripetuti nel tempo.

C’è stato chi ha curiosato, ma anche chi ha tentato di ridare una vita alle case in cui si sono perpetrati crimini assurdi, ma la macchia del delitto, della pazzia di chi l’ha commesso, i mille misteri irrisolti, non svaniranno mai. Quelle case rimarranno a testimoniare l’efferatezza di una violenza senza senso e limite.

L’appartamento di via Poma

Da Cogne al massacro del Circeo: cosa ne è stato delle case dei delitti più famosi d'Italia
Ricordiamo con discrezione e grande dispiacere, ciò che è successo nell’appartamento di via Carlo Poma n.2, a Roma. Era il 7 agosto 1990, quando fu ammazzata Simonetta Cesaroni con 29 coltellate. Oggi al posto dell’appartamento troviamo uno studio notarile.

L’abitazione ospitava gli uffici dell’Associazione Italiana degli Alberghi della Gioventu’. E’ stata in seguito venduta, dopo una totale ristrutturazione. L’ex dimora è ancora oggi molto grande. Quando è avvenuto il delitto era composto da sette stanze piu’ accessori.

Si presentava con un ingresso, seguito da un lungo corridoio. Su questo si aprivano le porte delle stanze. Nell’ultima di queste è stato ritrovato il corpo esanime e seminudo di Simonetta. La ragazza colpita da 29 coltellate, la pazzia omicida, che rimarrà nel ricordo collettivo del luogo che ora è adibito a studio notarile.

Il delitto di Cogne

Delitto di Cogne, Strage di Erba, Massacro del Circeo

I delitti sono tutti da ricordare, ma quello che ci rimarrà impresso nella mente è successo a Cogne, al piccolo Samuele Lorenzi.

resta sempre ai primi posti nella classifica del ‘turismo dell’orrore’ la casa di Cogne dove il 30 gennaio 2002 fu ucciso il piccolo Samuele Lorenzi. Delitto di Cogne, Strage di Erba, Massacro del Circeo, tutti eventi da ricordare con profonda tristezza e dolore. La casa di Cogne dopo essere stata fotografata, sequestrata, dissequestrata, messa nuovamente sotto sequestro, ancora ora è meta di curiosi turisti, magari sotto la veste di pellegrini, andati a vedere il luogo dove il piccolo Samuele ha incontrato la morte. Un turismo di cattivo gusto, in un luogo dove è successo un delitto efferato. Una famiglia apparentemente unita, che porterà al suo interno un mistero, la morte del figlio. La casa non e’ pero’ mai stata abbandonata a se stessa, tantomeno messa in vendita. Lo chalet in legno e pietra di Montroz è sempre di proprietà della famiglia Lorenzi.

Il massacro del Circeo

Delitto di Cogne, Strage di Erba, Massacro del Circeo

Parliamo o meglio scriviamo di un villino sul promontorio del Circeo. Questo fu il luogo e il macabro scenario nel quale la notte del 29 settembre 1975 si consumarono le atroci azioni di Angelo Izzo e dei suoi compagni, Gianni Guido e Andrea Ghira. Era una residenza bianca e fastosa, ma nelle sue stanze i tre giovani torturarono e massacrarono Rosaria Lopez.

La donna mori per le violenze subite, e Donatella Colasanti, anche ella violentata e scampata alla furia del branco dei suoi seviziatori e’ morta il 30 dicembre del 2005. La villetta bianca era di proprietà della famiglia Ghira, ma dopo quella terribile notte, gli orrori hanno avuto il sopravvento.

Nessuno vi ha messo piu’ messo piede e dopo il dissequestro rimase a lungo disabitata fino ad essere venduta alcuni anni fa a dei nuovi proprietari.

Il delitto dell’Olgiata

Delitto di Cogne, Strage di Erba, Massacro del Circeo

Altra notizia di cronaca, che si va ad unire al delitto di Cogne, Strage di Erba, Massacro del Circeo avvenuta il 10 luglio 1991. La cronaca parla di un delitto in una villa del comprensorio dell’Olgiata. Vi abitano la contessa Alberico Filo della Torre e la sua famiglia. La nobildonna morirà alle 8.45 del mattino nella sua camera da letto. Ella era chiusa a chiave dentro la stanza.

Il suo assassino l’ha strangolata e quindi ha terminato il suo lavoro di morte colpendola piu’ volte alla testa con uno zoccolo. Quando è avvenuta l’efferata esecuzione, all’interno della villa si trovano i due figli piccoli della vittima, le due domestiche, una governante e alcuni operai che stavano montando gli allestimenti per un party previsto per la serata stessa di quel giorno. L’abitazione, che è circondata da un grande giardino, e’ stata acquistata da una societa’ un anno dopo l’omicidio ed e’ attualmente abitata.

Il giallo di Garlasco

La casa dove il 13 agosto 2007 fu uccisa Chiara Poggi è stata sottoposta a sigilli e interdetta per mesi. In seguito i genitori e il fratello della vittima sono tornati ad abitare nella villetta.

La Strage di Erba

L’abitazione dove è avvenuta la strage di Erba è invece stata donata alla Caritas ambrosiana. Essa ospiterà nuclei familiari in difficoltà,. Ricordiamo che si tratta della casa in cui l’11 dicembre del 2006 vennero uccisi Raffaella Castagna, la madre Paola, il piccolo Youssef e Valeria Frigerio e ferito gravemente il marito di quest’ultima, Mario, ad opera di Olindo Romano e Rosa Bazzi. L’appartamento di Olindo e Rosa è stato invece venduto all’asta, ed è attualmente abitato.

Caso Carretta

Querelle giudiziaria per la casa dei Carretta, la famiglia di Parma scomparsa dalla citta’ emiliana il 4 agosto 1989. Ricordiamo che il primogenito Ferdinando si è autoaccusato del massacro familiare. L’uomo, rinchiuso in un ospedale psichiatrico e tornato in liberta’. Nell’anno 2010 ha venduto l’abitazione dopo avere raggiunto un accordo con le zie Paola Carretta, Adriana e Carla Ghezzi.

Villa Altachiara

A Portofino, Villa Altachiara fu il teatro della scomparsa della contessa Francesca Vacca Agusta, precipitata in mare nel gennaio 2001. La villa è stata messa all’asta ma non e’ stata venduta.

Novi Ligure

Francesco De Nardo, il padre di Erika, la ragazzina che il 21 febbraio 2001 uccise, insieme al fidanzatino Omar, la madre Susy e il fratellino di undici anni Gianluca è sempre rimasto ad abitare nella sua casa. Il sapore dei ricordi non l’ha convinto e lui non ha mai abbandonato la casa degli orrori a Novi Ligure. Dopo il dissequestro, l’ingegner De Nardo ha deciso di continuare a vivere nella villetta a due piani.

Delitto Meredith Kercher

Siamo ora a Perugia, in una villetta in via della Pergola, dove il primo novembre 2007 venne assassinata la studentessa britannica Meredith Kercher. La casa, che è stata a lungo sotto sequestro, era stata data in affitto. Nel dicembre dell’anno scorso la casa e’ stata messa in vendita. Un cartello apposto sul cancello d’ingresso alla villetta lo indicava. L’abitazione è proposta anche sul sito di un’agenzia specializzata, descritta come ‘casa indipendente’ di circa 150 metri quadri nel centro storico di Perugia.

Villa Maso

Villa Maso è stata invece venduta. L’abitazione si nota sullo scenario rassicurante delle colline di Montecchia di Crosara, in provincia di Verona. Pietro Maso il 17 aprile 1991 proprio in questo luogo, uccise il padre e la madre con altri complici per impossessarsi dei loro risparmi. La villetta e’ stata venduta anni fa. Al suo posto, il nuovo proprietario ha costruito due appartamenti, dividendo. Sono entrambi abitati.

Queste case segnate dal dolore, hanno resistito a ciò che le ha viste testimoni. Dal Delitto di Cogne, Strage di Erba, Massacro del Circeo a chissà quali altre abitazioni rimangono un emblema di tremendi omicidi. Pezzi di pietra, abitazioni importanti e signorili, che nascondono tra le mura macabre storie di gesti insani, che hanno lasciato segni indelebili.

Gesti che qualcuno ha attribuito ad infermità mentale o a degrado sociale, ma che non trovano giustificazione nè da una parte , nè dall’altra. Gesti compiuti la persone considerate normali, in mezzo a una società che non vede, non sente e non parla. Ecco la fine delle case di queste famiglie apparentemente felici. Le dimore che accoglievano e davano fiducia, rassicuravano hanno visto la violenza dei loro abitanti. Mura costruiti o acquistate con fatica, che se potessero, di sicuro piangerebbero per ciò che hanno assistito, loro malgrado. Difficile dimenticare, abitare ancora un luogo che ha visto la violenza e la morte. Altrettanto duro, come per l’ingegnere Francesco De Nardo lasciare la casa che ricorda sua moglie, suo figlio e l’artefice, la figlia dei delitti. In quella casa c’è stata vita e ancora ora per lui deve rimanere in suffragio di chi non c’è più.

Villette in cui vivevano persone e famiglia apparentemente felici, ma che sono ora distrutte per atti di vera pazzia, che non si possono giustificare. Delitto di Cogne, Strage di Erba, Massacro del Circeo, ecco che cosa ne è stato cosa ne è stato delle case dei delitti più famosi d’Italia.