Dario Zanaboni E’ accaduto in Corea del Nord, il quale regime ha giustiziato il responsabile delle forze armate Hyon Yong-chol, alla guida delle Peoplès Armed Forces: lo riporta l’agenzia Yonhap, riferendo le informazioni date dal National intelligence service (Nis). Secondo l’agenzia di servizi segreti, Hyon è stato giustiziato dal plotone d’esecuzione munito di armi antiaereo, tra cui c’era anche un cannone, in quello che è considerato l’ultimo episodio delle punizioni efferate volute dal leader Kim Jong-un.
Hyon secondo quanto detto, avrebbe sonnecchiato durante un evento militare per di più eseguito non a dovere secondo le istruzioni di Kim Jong-un, come riferito da un funzionario ai vertici dell’agenzia di intelligence sudcoreana in un incontro con i giornalisti presso il quartier generale a Seul.
L’accusa mossa contro Hyon, giustiziato il 30 aprile, è stata di «slealtà e mancanza di rispetto» verso il leader supremo. Con Hyon sono dunque 15 gli alti funzionari giustiziati attraverso la pratica dell’esecuzione pubblica nello scorso mese da inizio anno, lo ha comunicato sempre la Nis. Le esecuzioni pubbliche sono viste come lo strumento per consolidare il potere ereditato da Kim a dicembre 2011 dopo la morte del padre, il ‘caro leader’ Kim Jong-un.
Nel 2013 invece, Kim fece giustiziare Jang Song-taek, suo zio, tutore e numero due del regime, per «alto tradimento», aumentando i timori sulla possibile instabilità politica del Paese.
