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Inps: primi 4 mesi positivi, + 559.000 posti

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A crescere sono i contratti a tempo determinato. Le trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato sono risultate 122.000.

Secondo i dati diffusi oggi dall’Inps, nel mese di aprile risultano più contratti di lavoro, ma meno rapporti fissi. Tra i nuovi rapporti di lavoro e quelli interrotti c’è una differenza abissale, in confronto non solo ai dati del mese precedente, ma anche in confronto al resto del periodo del 2017.

A crescere sono i contratti a tempo determinato, si ha un incremento di +415.000, inclusi gli stagionali e i contratti di somministrazione. Subito seguiti dai +47.000 contratti di apprendistato e dai +29.000 a tempo indeterminato.

Il saldo tra assunzioni e cessazioni nel mercato del lavoro migliora, infatti risulta superiore a quello del corrispondente periodo sia del 2016 di +390.000 che del 2015 di +499.000. Oggi si ha un incremento pari a +559.000, quindi la fine del primo quadrimestre 2017 risulta davvero positivo e le trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato sono risultate 122.000.

In particolare sono cresciute le assunzioni e gli apprendistati nei comparti del commercio, turismo e ristorazione e delle attività immobiliari. Un aumento del +47,5% per le assunzioni mentre è del +35,8% per l’apprendistato in commercio, turismo e ristorazione. Invece un aumento del +43,6% per le assunzioni mentre è +46,9% per l’apprendistato nelle attività immobiliari . Significativa anche la crescita dei contratti di somministrazione con un aumento del +16,7%.

In calo in aprile le domande di disoccupazione, sono state presentate all’Inps 103.929 domande, il -9,2% rispetto al mese di aprile dell’anno scorso, quando si erano calcolate 114.422 domande.

L’Inps nell’Osservatorio sulla Cig, ha inoltre affermato che risultano in calo sia la cassa ordinaria con una diminuzione del -42,5%, sia la Cig straordinaria con -29,3% e quella in deroga con -73,9%. Sicuramente il forte aumento delle assunzioni a tempo determinato in contratti di lavoro intervenuto dalla seconda metà di marzo può essere messo in relazione allo stop momentaneo dei voucher.