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La Russia bombarda i ribelli filo-turchi, ed è tensione tra Putin e Obama

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E' tensione tra Russia e Stati Uniti, dopo la decisione di Putin di schierare i missili al confine con la Siria per attaccare i ribelli filo-turchi. Una svolta dettata dalla rabbia russa dopo l'abbattimento del caccia aereo da parte delle milizie turche. Obama ha già messo in evidenza la propria co...

E’ tensione tra Russia e Stati Uniti, dopo la decisione di Putin di schierare i missili al confine con la Siria per attaccare i ribelli filo-turchi. Una svolta dettata dalla rabbia russa dopo l’abbattimento del caccia aereo da parte delle milizie turche. Obama ha già messo in evidenza la propria contrarietà alla decisione di Putin di dare il via ad una escalation contro i ribelli filo turchi che potrebbe ancora di più inasprire i rapporti tra Turchia e Russia e complicare il percorso della Nato finalizzato ad estirpare l’Is.

La decisione di Mosca – ha dichiarato l’ambasciatore americano in Russia – di schierare i sistemi di difesa anti missilistica S-400 alla base militare russa a Latakia non fa che complicare la situazione e non favorisce la lotta all’Isis’.

La Russia ha posizionato l’incrociatore antimissile Moskva davanti alla costa alawita, mentre a Latakia, un’area sita ai confini tra Siria e Turchia, ha schierato gli S-400, ovvero il suo sistema antiaereo più efficiente. In poche parole la Russia ha deciso di creare un ombrello di protezione per i propri jet.

Qualora gli F-16 di Ankara dovessero nuovamente minacciare le forze aeree russe, la reazione sarebbe immediata. Questo è il messaggio che Putin ha voluto inviare al premier turco, ma intanto il diluvio di bombe sul Jabel Turkman non fa altro che seminare ancora polemiche, mettendo in evidenza la rabbia di Mosca e l’intento di vendetta di Putin.

Intanto il pilota russo ha chiarito la sua posizione in merito all’accaduto, confermando che la posizione del velivolo era diversa da quella indicata dalle milizie turche, e che in realtà non si sarebbe trattato di uno sconfinamento. Tra l’altro il pilota ha pure dichiarato di non avere ricevuto alcun avvertimento prima dell’abbattimento del caccia. Frasi che gettano ancora più mistero sulla decisione del governo turco di abbattere il caccia russo e che potrebbero gettare benzina sul fuoco nei rapporti tra i due paesi.