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Matteo morto a 19 anni: la Chiesa vuole beatificarlo

Matteo morto a 19 anni: la Chiesa vuole beatificarlo

Matteo era un giovane ragazzo di 19 anni che purtroppo non c'è più e ora la Chiesa sta pensando di beatificarlo, di renderlo santo beato. Matteo Farina era un giovane ragazzo di 19 anni molto amato  da tutti. Un ragazzo molto bravo nelle materie scientifiche come la chimica e la matematica. Suon...

Matteo era un giovane ragazzo di 19 anni che purtroppo non c’è più e ora la Chiesa sta pensando di beatificarlo, di renderlo santo beato.

Matteo Farina era un giovane ragazzo di 19 anni molto amato da tutti. Un ragazzo molto bravo nelle materie scientifiche come la chimica e la matematica. Suonava e cantava in un gruppo. Aveva molte passioni, come anche lo sport, dove era molto bravo. Suonava la chitarra e il basso. Era un devoto, parlava ai ragazzi di Dio invitandoli ad avere fiducia in lui e nei suoi insegnamenti.

Il 24 aprile la Chiesa lo beatifica in un processo di beatificazione. Questo giovane ragazzo considerato un vero e proprio leader sarà beato. Il giovane era nato ad Avellino, ma cresciuto a Brindisi.

Il giovane è morto in seguito a un tumore cerebrale. I suoi genitori hanno creato una associazione che porta il suo nome. Matteo Farina ha un suo profilo Instagram, una pagina Facebook e anche l’hastag #matteodonodidio. Coloro che lo hanno conosciuto lo ricordano come un giovane intelligente, con ottimi voti e anche per il fatto di non essersi mai arreso, nonostante la malattia e si è sempre aggrappato a Dio, alla fede e a quello che gli trasmetteva.

Il preside della scuola, l’Itis Maiorana, Salvatore Giuliano, parla di questo giovane in termini carichi di elogio definendolo speciale e unico. Il preside racconta di averlo conosciuto durante l’anno 2008-2009 quando venne con i suoi genitori. Il ragazzo era già malato, si stava già sottoponendo a terapie e interventi. Il preside lo ricorda come una persona serena, nonostante la malattia e ricorda che lo stupì molto quel modo di essere, di comportarsi, nonostante la vita non fosse stata facile nei suoi confronti.

Amava tantissimo le materie scientifiche, soprattutto la chimica dove vedeva la presenza dell’atomo e quindi la grandezza di Dio. Un ragazzo molto intelligente con ottimi voti in pagella. Un giovane considerato da tutti, dagli amici, un leader. Nessuno lo scherniva, tutti gli volevano bene e lo adoravano. Il preside lo ricorda come una persona serena e l’incontro con Matteo è stato uno degli incontri più forti e importanti della sua vita. Una persona carismatica e semplice che tutti ricordano con piacere.