Giuseppe Graziano Presidente da un giorno, e già Emmanuel Macron deve fare i conti con il primo corteo di protesta. Gran parte della sinistra francese: studenti, disoccupati, anarchici, ma anche esponenti sindacali della Cgt, infatti, si sono dati appuntamento a Place della Republique, direzione Bastiglia, per dare vita a un’iniziativa di protesta con lo slogan: “Lo Stato non è un’impresa“.
Il corteo anti-Macron
Un altro striscione recitava “Cominciano 5 anni di lotta”; prima del voto di domenica, gli organizzatori, avevano lanciato questo slogan: “Né Macron, né Le Pen“. Nel mirino del collettivo “Front Social” ci sono le politiche “ultra-liberali” del presidente neo eletto. Per evitare il peggio sono state chiuse due fermate della metropolitana. In piazza sventolano bandiere e striscioni di diversi movimenti, tutti uniti dalla lotta contro in nuovo presidente. C’è chi intona “Bella Ciao” e “Bandiera rossa“. Ad un certo punto, alla testa del corteo sono spuntati cappucci neri, caschi e maschere antigas e conseguenti momenti di tensione con le forze dell’ordine lì presenti, in tenuta anti-sommossa.
Macron e Hollande
Intanto il neo presidente era per la prima volta al fianco di Francois Hollande, presidente francese uscente, all’Arco di Trionfo, per l’omaggio al milite ignoto in questa giornata del 72° anniversario della fine della seconda guerra mondiale. Hollande, che ha voluto Macron nella sua squadra di governo, ha riservato complimenti per la vittoria, indicata come segno di “continuità repubblicana“. Il passaggio di consegne tra i due si svolgerà domenica. La conferma arriva direttamente dall’Eliseo. Infine, dopo l’inno della Marsigliese e il canto dei partigiani della Resistenza, un momento di alta emozione per entrambi, Hollande ha passato in rivista gli ex combattenti e i vertici militari, stringendo le mani e presentando a tutti il suo successore. Intanto il presidente francese si è dimesso nella giornata di oggi dalla presidenza del suo movimento, En Marche!.
