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Perché la scoperta dei tre pianeti simili alla Terra è così importante

trappist-1 pianeti simili alla terra

A 40 anni luce dalla Terra potrebbero esserci tre mondi con acqua allo stato liquido e in superficie: potrebbe esserci vita. Sulla rivista Nature è comparso un articolo in cui si annuncia una scoperta davvero sensazionale. A circa 40 anni luce dalla Terra ci sarebbe un sistema planetario con almen...

A 40 anni luce dalla Terra potrebbero esserci tre mondi con acqua allo stato liquido e in superficie: potrebbe esserci vita.

Sulla rivista Nature è comparso un articolo in cui si annuncia una scoperta davvero sensazionale. A circa 40 anni luce dalla Terra ci sarebbe un sistema planetario con almeno tre corpi celesti all’apparenza molto simili al nostro. Pianeti, in sostanza, sui quali potrebbe esserci dell’acqua allo stato liquido e dove l’atmosfera e, più in generale, le condizioni climatiche, potrebbero rivelarsi adatte a ospitare la vita.

Il sistema planetario Trappist-1

Protagonista della scoperta è un gruppo di ricercatori dell’Università di Liegi, che ha operato utilizzando il telescopio Trappist presso lo European Southern Observatory, situato in Cile. I pianeti del nuovo sistema ruotano attorno alla stella Trappist-1 (una nana ultrafredda con una massa uguale all’8% del Sole, scoperta già nel maggio dello scorso anno) e, secondo il coordinatore del team di ricercatori, il dottor Michael Gillon, si tratta di “un sistema planetario eccezionale, non solo perché i suoi pianeti sono così numerosi, ma perché hanno tutti dimensioni sorprendentemente simili a quelle della Terra”.

Tre pianeti che potrebbero essere molto simili alla Terra

In particolare, tre pianeti del sistema si troverebbero ad una distanza, rispetto alla stella centrale, ritenuta ottimale per favorire lo sviluppo della vita, ovvero entro quella che gli astronomi definiscono “fascia abitabile”. “La produzione energetica delle stelle nane come Trappist-1”, ha spiegato Amaury Triaud, fra gli autori della ricerca, “è molto più debole di quella prodotta dal Sole. Perché ci sia acqua liquida in superficie, i pianeti dovrebbero essere in orbite più vicine di quanto vediamo nel Sistema Solare. Fortunatamente sembra che questa configurazione compatta sia proprio ciò che troviamo intorno a Trappist-1”.

I pianeti che orbitano attorno a Trappist-1 sono stati osservati anche dalla Nasa tramite il telescopio spaziale Spitzer. Le possibilità che, in almeno tre casi, sui pianeti possa essere presente acqua allo stato liquido in superficie sono ritenute abbastanza alte da tutti gli esperti.