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Raggi rischia processo: l'accusa abuso d'ufficio e falso

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Raggi nell’occhio del ciclone dopo che la Procura di Roma ha deciso di notificare alla Sindaca di Roma il 415 bis. Nel mirino le nomine di Romeo e Marra.

Raggi senza respiro, ora che la Procura di Roma ha notificato alla prima cittadina della capitale l’articolo 415 bis. Oggetto della contestazione le nomine in favore di Romeo e Marra.

Tempi duri per Virginia Raggi, Sindaca di Roma, che dopo le numerose avversità affrontate nel suo primo anno di conduzione della capitale, ora si ritrova addosso le “attenzioni” della Procura della sua città, per fatti inerenti alcune nomine effettuate ad inizio mandato.

Come qualcuno ricorderà infatti, subito dopo le elezioni, la neo Sindaca di Roma, aveva scelto quale membro della sua segreteria Salvatore Romeo. Fino a quel punto il 52enne, ricopriva il semplice incarico di funzionario presso il Comune di Roma, ma la sua nomina all’interno dell’Ufficio della Raggi gli fruttò un balzo economico non indifferente, che arrivò a fargli toccare la quota di circa 120 mila Euro.

Le polemiche non si fecero attendere, anche perché un successivo intervento della Authority anticorruzione, intervenì sulle scelte condotte dalla Raggi, decidendo poi di “calmierare” lo stipendio di Romeo a 93 mila Euro.

Nella notifica della Procura di Roma tuttavia, si guarda anche al rapporto tra la Raggi e Marra. Quest’ultimo ricopriva il ruolo di Dirigente dell’Ufficio presso il quale lavorava Romeo.

Alcune indiscrezioni provenienti del municipio, rendevano nota la simpatia che il Marra sembrava avere nei confronti del Movimento a Cinque Stelle, e dunque nei confronti della nuova Sindaca di Roma. Proprio quest’ultima poi, finiva per scegliere il dirigente per nominarlo a capo del Personale del Comune, poltrona remunerata con un buon stipendio, e nell’insieme particolarmente ambita.

Rapporti dunque tra la Raggi, Marra e Romeo che la Procura vorrà approfondire, anche perché nel frattempo Marra è stato arrestato per corruzione, e Romeo si è trovato costretto a chiarire il senso di alcune polizze vita intestate alla Raggi a sua insaputa.

Un intreccio davvero poco chiaro a molti osservatori, e fonte di polemiche politiche aspre, che a dir poco resero un vero e proprio incubo i primi mesi della Sindaca del Movimento a Cinque Stelle.

Del resto Raggi dichiarò ad esempio che la nomina del fratello di Marra quale capo del Dipartimento Turismo del Campidoglio, operata dal suo stesso consanguineo, fu atto autonomo completato a sua insaputa. Le indagini tuttavia chiarirono che invece Virginia Raggi sapeva della scelta di Raffaele Marra a favore del fratello Renato Marra. A mettere in difficoltà la prima cittadina fu il contenuto di una chat privata tra i due.

Per tutti questi fatti ora Virginia Raggi si trova nella scomoda posizione di rispondere alla Procura di Roma in merito ad abuso d’ufficio e falso, ovvero alle due contestazioni avanzategli in queste ore.

Momenti difficili per la Sindaca Raggi dunque, che di recente ha alimentato alcune polemiche di parte quando un cronista gli ha chiesto di assegnare al suo primo periodo da Sindaco un voto. La Raggi si è assegnata un 7,5. Polemiche e sarcasmo almeno da una parte dei cittadini romani, che evidentemente non si riconoscono nella leadership dell’esponente del Movimento a Cinque Stelle.