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Renzi, sacrosanto incrementare le risorse per la sicurezza

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Il presidente del Consiglio Matteo Renzi, nel corso di un’intervista con il direttore di Sky Tg 24 Sarah Varetto, si è detto a favore della scelta di escludere dalle regole del patto di stabilità le spese per la sicurezza. Solo quelle straordinarie, però, come ha suggerito e fatto la Francia...

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi, nel corso di un’intervista con il direttore di Sky Tg 24 Sarah Varetto, si è detto a favore della scelta di escludere dalle regole del patto di stabilità le spese per la sicurezza.

Solo quelle straordinarie, però, come ha suggerito e fatto la Francia, al fianco della quale Matteo Renzi ha deciso di schierarsi. “È giusto e sacrosanto” ha dichiarato Renzi, aggiungendo poi che “quello che vale la Francia, vale anche per l’Italia” e che, già a partire dalla prossima settimana, il consiglio dei ministri del nostro paese intende discutere una proposta per l’aumento delle risorse per la sicurezza.

Le rassicurazioni venute dal ministro Angelino Alfano e dal ministro Paolo Gentiloni non sono state di certo smentite, ma il premier ci ha tenuto a sottolineare l’impegno del proprio governo a voler riconoscere “qualche arma in più” ai nostri servizi segreti, per i quali potrebbero addirittura essere allo studio delle “modifiche normative”, anche se “il tema non sono i poteri speciali, come negli anni del terrorismo”, ma quello di “consentire tempi tecnici di intervento diversi, perché bisogna fare prima, non possono passare mesi dalla fine dell’indagine alla custodia”.

“Prima di tutto” è il punto di vista di Matteo Renzi, “serve un lavoro di intelligence”, una considerazione che trova senz’altro conferma anche in altri paesi europei, come la Gran Bretagna, che questa settimana ha deciso di stanziare poco meno di due miliardi di sterline in favore dei propri servizi segreti. Sul tema è andato in settimana anche il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, secondo il quale il lavoro della nostra intelligence è molto buono e un grosso passo in avanti potrebbe essere fatto se ci fosse una migliore e più completa condivisione delle informazioni da parte dei servizi di intelligence da parte di tutti i principali paesi europei e non.