> > Trema il mondo del circo italiano: arrestati i titolari di 18 circhi

Trema il mondo del circo italiano: arrestati i titolari di 18 circhi

circo orfei animai

Un vero terremoto giudiziario si è abbattuto sul mondo del circo italiano. Nella mattinata di oggi sono scattate le manette per diversi titolari dei circhi, addetti e funzionari, e per un dipendente dell'assessorato al lavoro della Regione siciliana con l'accusa di favoreggiamento all'immigrazione ...

Un vero terremoto giudiziario si è abbattuto sul mondo del circo italiano. Nella mattinata di oggi sono scattate le manette per diversi titolari dei circhi, addetti e funzionari, e per un dipendente dell’assessorato al lavoro della Regione siciliana con l’accusa di favoreggiamento all’immigrazione clandestina. Il provvedimento porta la firma del procuratore di Palermo, Lo Voi, e sarebbe mirato a sgominare un’organizzazione dedita al falso reclutamento di artisti da circo al fine di mascherare un vero e proprio traffico di uomini.

Fra i personaggi coinvolti, ci sono anche nomi storici del mondo del circo italiano come Lino Orfei, Alvaro Bizzarro e Darvin Cristiani, che gestisce il circo Praga. L’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina riguarda anche i titolari di circhi di maggior successo come Coliseum Sandra Orfei, Città di Roma, Kumar, Vienna Roller, Caroli, Jonathan, Wigliams Brother, De Blais, Apollo, Meraviglioso, Aris Martini, Martini Cirque D’Europe, acquatico Denji show e acquatico splash. I responsabili sono stati raggiunti dai provvedimenti restrittivi proprio nelle stesse città dove stanno facendo tappa al momento.

Nella conferenza stampa che riguarda l’operazione svolta dalla Polizia, il Capo Rodolfo Ruperti ha spiegato nei dettagli quanto accaduto: ‘Negli ultimi due anni sono entrati illegalmente in Italia più di 600 persone solo sulla carta andavano a lavorare nei circhi. In realtà, attraverso questo sistema, è stato alimentato un giro d’affari criminale che ammonta a 7 milioni di euro’.

Gli immigrati clandestini arrivavano a pagare anche 15 mila euro, al fine di conseguire una falsa attestazione di assunzione presso i circhi, che veniva firmata dalla Regione Sicilia, attraverso i buoni uffici di un funzionario corrotto.
Questo spiegherebbe il motivo per cui tanti circhi avevano stabilito la propria residenza legale nella città di Palermo.
Per ogni immigrato assunto in modo fraudolento, i gestori dei circhi incassavano lauti compensi che andavano dai 2 ai 3 mila euro. Utilizzati anche timbri falsi per l’autorizzazione della Questura.