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Aborto, in Italia ci sono 15 ospedali pubblici con il 100% di ginecologi obiettori di coscienza

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Nonostante la legge sull’aborto vieti l’obiezione di struttura, l’Associazione Luca Coscioni mostra l'alto numero di ginecologi obiettori di coscienza.

Quello dell’aborto resta un tema delicato e ampiamente discusso, in Italia e nel mondo. Nonostante la legge sull’aborto vieti l’obiezione di struttura, i dati diffusi dall’Associazione Luca Coscioni sono in controtendenza rispetto alla normativa vigente: in Italia, infatti, ci sarebbero almeno 15 ospedali con il 100% di ginecologi obiettori di coscienza.

Aborto, chi sono i ginecologi obiettori di coscienza

Il divieto dell’obiezione di coscienza di struttura è riconosciuto e tutelato dalla legge 194, quella che regola l’aborto. Tuttavia, i dati che compongono una mappa ancora parziale realizzata da Chiara Lalli, docente di Storia della Medicina, e Sonia Montegiove, informatica e giornalista, mostra una realtà ben diversa. Durante il Congresso Nazionale dell’Associazione Luca Coscioni, sono stati resi noti i dati che attestano la presenza del 100% di ginecologi obiettori in almeno 15 strutture ospedaliere italiane.

Si tratta di ginecologi che per motivi religiosi o di altro tipo si rifiutano di praticare interventi di interruzione volontaria di gravidanza.

La legge 194 del maggio del 1978 prevede uno specifico articolo, il numero 9, per garantire l’obiezione di coscienza, ma nella legge si precisa che ogni struttura deve garantire che l’IVG si possa svolgere. La legge, inoltre, attribuisce alle Regioni il compito di controllare e garantire l’attuazione del diritto all’aborto “anche attraverso la mobilità del personale”.

Aborto, i ginecologi obiettori di coscienza in Italia: i dati

Nel 2019, secondo i dati diffusi dal Ministero della Salute, la quota di obiezione di coscienza tra i ginecologi nel nostro Paese raggiungeva il 67%.

Tuttavia, come sottolineato dai dati presentati dall’Associazione Luca Coscioni, le cifre diffuse dal Ministero non comprendono le percentuali di obiettori nelle singole strutture, non offrendo quindi una visione completa della situazione. L’inchiesta di Lalli e Montegiove è stata realizzata attraverso una richiesta di accesso civico generalizzato alle singole ASL e ai presidi ospedalieri. Ne è emerso che in Italia ci sono almeno 15 ospedali in cui il 100% dei ginecologi è obiettore di coscienza.

Aborto, i ginecologi obiettori di coscienza in Italia: dove si trovano?

Gli ospedali in cui si conta il 100% di ginecologi obiettori si trovano in 10 Regioni italiane.

Si tratterebbe di strutture di Lombardia, Veneto, Piemonte, Liguria, Toscana, Umbria, Marche, Campania, Basilicata, e Puglia.