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Accoltella 9 persone, uccidendo una bimba: 30enne arrestato

polizia usa

L'aggressione è avvenuta a Boise, negli Stati Uniti. La bambina deceduta aveva tre anni ed è morta a causa delle ferite inferte.

Nella cittadina di Boise (Stati Uniti), un uomo, armato di coltello, ha fatto irruzione in un appartamento, dove si sta festeggiando il compleanno di una bambina di tre anni, colpendo i presenti. La piccola è morta il 3 luglio, uccisa dalle ferite inferte dall’aggressore il 30 giugno. Altre otto persone hanno riportato lesioni. L’uomo, un cittadino statunitense di trent’anni, è stato fermato dalle forze dell’ordine ed è in arresto.

Una vittima e otto feriti

Il 30 giugno, in un complesso di case popolari a Boise- città nello stato dell’Idaho-, si sta festeggiando il compleanno di una bambina: la piccola ha appena compiuto tre anni. Improvvisamente un uomo entra armato nell’appartamento: l’intruso inizia ad aggredire i presenti, in prevalenza rifugiati provenienti da Siria, Iraq ed Etiopia. Le case in cui è avvenuto l’attacco è abitato proprio da molte famiglie provenienti da paesi in guerra o con gravi condizioni di instabilità politica. Fino a poco tempo prima, vi abitava anche l’aggressore: Timmy Earl Kinner, 30enne statunitense e autore dell’attacco, era residente nello stesso posto dove si è svolta l’aggressione. Ospitato da un suo conoscente, Kinner era stato in seguito allontanato a causa di suoi comportamenti violenti. “Kinner non è un rifugiato e proviene da Los Angeles- ha spiegato il capo della polizia di Boise, William Bones- Un residente aveva permesso all’uomo di restare in uno degli appartamenti ma successivamente lo ha allontanato a causa del suo comportamento”. Il movente razziale, secondo le forze dell’ordine, non sarebbe alla base dell’attacco. Secondo la Cnn, la vendetta avrebbe spinto il 30enne a compiere la violenta aggressione.

Morta la bimba di tre anni

Timmy Earl Kinner voleva vendicarsi per essere stato cacciato dal complesso in cui risiedeva e da cui era stato allontanato per la sua indole violenta. Le vittime non avevano legami con l’aggressore, spinto da un’insana volontà di rivalsa che sfogato contro dei bambini. Nove persone sono state pugnalate. La polizia ha trovato i feriti tra gli appartamenti e il parcheggio della casa popolare. Le forze dell’ordine, scrive Il Giornale, sono state allertate alle 20.46- ora locale- e sono giunte sul posto quattro minuti dopo. Gli agenti sono riusciti a bloccare piuttosto celermente Kinner, che ora è detenuto. La piccola vittima di tre anni è stata trasportata d’urgenza in ospedale. La bambina è spirata due giorni dopo il ricovero. “E’ con estremo dolore che confermiamo la morte della bambina ferita”, ha scritto in una nota William Bones. Le autorità statunitensi hanno riferito che quattro vittime hanno riportato lesioni di grave entità; tra i feriti, ci sono anche sei bambini tutti in età compresa tra i tre e gli undici anni. Uno di loro è stato dimesso dall’ospedale.

boise

“L’aggressione non rappresenta la nostra comunità- afferma Bones, visibilmente commosso durante la conferenza stampa- ma l’atto di un singolo individuo malvagio che ha attaccato delle persone senza che, a quanto sappiamo al momento, fosse stato minimamente provocato”. Il sindaco di Boise, Dave Bieter, ha scritto su Twitter: “Lo spaventoso attacco della notte scorsa non rappresenta Boise. Pregate con me per i feriti e per le loro famiglie. Dobbiamo essere uniti nel condannare questo ignobile atto”. Gli abitanti della cittadina americana sono scesi in piazza per manifestare la loro vicinanza alle vittime.