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Affida figlia al vicino, lui la violenta: "Ho fatto piano"

Donna denuncia stupro, violentata da poliziotto

La madre della 14enne ha affidato la figlia al vicino, che ha abusato di lei. Ha imposto rapporti non protetti. Ma si giustifica: "Ho fatto piano"

Oltre 5 mila le vittime, quasi 15 al giorno. In sei casi su dieci si tratta di bambine. E in Italia subiscono abusi sessuali circa due minorenni al giorno. Le conseguenze di una mancata protezione e promozione del benessere infantile sono pesantissime, ripercuotendosi drammaticamente nelle fasi successive della vita. E’ fondamentale combattere pratiche e comportamenti che negano diritti fondamentali come quello all’integrità fisica e psichica, alla salute, all’istruzione. Lo stupro è una piaga sociale rilevante, intrecciata nel tessuto civile anche delle società più mitizzate e avanguardiste, che si autoacclamano civili e moderne.

I dati sono allarmanti, fotografano una realtà di violenza sessuale continua. Le bambine sono l’83% delle vittime di violenze sessuali aggravate, l’82% dei minori entrati nel giro della produzione di materiale pornografico, il 78% delle vittime di corruzione di minorenne, ossia bambine con meno di 14 anni forzate ad assistere ad atti sessuali. In calo rispetto al 2015 sono gli atti sessuali con minori di 14 anni (-11%), dove però le vittime sono ancora 366, per l’80% bambine. Una diminuzione anche per quel che concerne il possesso di materiale pedopornografico, che segna -12%, con 58 vittime, il 76% femmine. A rientrare in questo macabro circolo sessuale è un’adolescente di appena 14 anni. La ragazza è stata abusata dal vicino di casa, a cui la mamma l’aveva affidata. E’ successo a Conegliano. Inspiegabile, intollerabile e ingiustificabile l’istinto animalesco e perverso che ha spinto l’uomo a compiere un simile scempio. Le sue parole spaventano e inorridiscono.

Stupro di una 14enne: “Ho fatto piano”

La vicina di casa gli aveva affidato la figlia di 14 anni e il fratellino. Lui ha abusato della giovane, imponendole rapporti sessuali completi e non protetti. Stando a una prima ricostruzione della dinamica, la ragazzina sarebbe stata violentata sul divano di casa, mentre il fratellino era già a letto.

La madre spesso era costretta a uscire per fare assistenza a domicilio. Per questo chiedeva un favore al vicino trentenne. E’ stata una confidenza della vittima a un’amica di famiglia a smascherare l’uomo. Messo alle strette dalla madre, ha ammesso di aver avuto rapporti sessuali con la 14enne. Ma il trentenne si sarebbe difeso dicendo di “aver fatto piano”. I fatti risalgono al periodo tra l’ottobre del 2012 ed il febbraio del 2013: l’uomo è stato condannato a 9 anni di reclusione, anche se, inspiegabilmente, la Corte d’Appello ha ridotto la pena a 7 anni e mezzo complessivi. La ragazzina aveva anche contratto un’infezione, fortunatamente non grave.