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Roma, rapina bar e tenta stupro: fermato tunisino

Polizia Monte Mario

Notte da incubo per la titolare di un Bar di Roma. Due avventori prima hanno rapinato il cameriere, per poi tornare e provare a stuprarla.

Notte di violenza per la titolare di un bar della zona di Monte Mario, a Roma. Due tunisini hanno infatti prima rapinato uno dei camerieri del locale – aperto anche di notte – per poi tornare, per provare a violentare la proprietaria del locale, una donna di cinquant’anni residente a Roma.

Violenza scampata grazie alla resistenza opposta

Violenza scampata grazie alla strenua resistenza della vittima, che ha costretto i due alla fuga. Non prima però, di essersi presi il registratore di cassa. Che però non conteneva denaro.

La donna è stata soccorsa da alcuni passanti che hanno allertato il 118. La vittima del tentativo di stupro e della rapina è stata ricoverata al Policlinico Agostino Gemelli di Roma, dove, in stato di shock ha potuto raccontare la sua notte di terrore agli agenti del commissariato di Polizia di Primavalle che la hanno raggiunta in ospedale.

Gli aggressori erano clienti abituali

Agli agenti la donna racconta di conoscere abbastanza bene i due aggressori, che negli ultimi tempi erano clienti abituali del bar. Quella stessa sera i due erano stati presso il locale, dove avevano bevuto, e dove – stando al racconto della donna – avevano più volte disturbato gli altri clienti.

Ma l’aggressione vera e propria è iniziata poco prima dell’orario di chiusura: la loro prima vittima è però stata il cameriere dell’esercizio commerciale. I due infatti lo hanno spintonato, rubandogli la collanina d’oro che portava al collo, per poi allontanarsi.

Ma la refurtiva evidentemente non era abbastanza, e i due tunisini hanno deciso di tornare. La donna racconta agli agenti che appena rientrati nel bar uno dei due si è calato i pantaloni e le ha detto che cosa intendeva farle. A quel punto la ha presa di forza, trascinandola in una stanza adiacente. La violenza però non è stata portata a termine, grazie alla resistenza opposta dalla donna e dall’intervento di uno dei due, che – evidentemente preoccupato dal troppo rumore – ha interrotto il secondo. A quel punto hanno preso il registratore per poi dileguarsi.

Uno dei due fermato in ospedale

Ma la latitanza di uno dei due non è durata molto. Probabilmente indispettito dall’interruzione del compare, l’uomo che aveva cercato di violentare la titolare ha rivolto contro di lui la propria rabbia. Le percosse ricevute hanno costretto il secondo ad andare al pronto soccorso dell’ospedale San Filippo Neri di Roma. L’uomo è stato così raggiunto dalla polizia, che ha proceduto con l’identificazione. A suo carico una denuncia per rapina.

Lo stesso ha poi fornito informazioni sull’identità del complice, l’autore della tentata violenza. Che si è rivelato essere suo cugino. È risultato essere un tunisino di 27 anni, richiedente asilo politico, che risulta ora latitante. Il caso rimane in mano alla polizia.