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Afghanistan, prima top gun fugge negli USA dopo minacce

NiloofarRahmani

Nel 2013 Niloofar Rahmani, classe 1992, era diventata famosa a livello internazionale come prima donna afghana pilota di un aereo militare. Aveva dato speranza alle donne dell’Afghanistan post regime talebano, ma il fatto che sia stata minacciata di morte e che abbia deciso di chiedere asilo pol...

Nel 2013 Niloofar Rahmani, classe 1992, era diventata famosa a livello internazionale come prima donna afghana pilota di un aereo militare. Aveva dato speranza alle donne dell’Afghanistan post regime talebano, ma il fatto che sia stata minacciata di morte e che abbia deciso di chiedere asilo politico negli USA, è un ulteriore segno che il tempo del cambiamento per il Paese è ancora lontano.

I genitori l’hanno sostenuta nel suo sogno di diventare pilota, ma Niloofar è stata minacciata anche da alcuni membri della sua famiglia, dai talebani e non ha avuto appoggio nemmeno dall’ambiente militare, che ora nega vi siano state in Afghanistan minacce di morte nei suoi confronti. Le argomentazioni sono troppo belle e sensate per essere totalmente vere: in Afghanistan è in corso una guerra contro l’estremismo islamico, non esistono (più) discriminazioni verso le donne ed i piloti afghani sono istruiti. Tra loro c’è chi anche chi chiede agli Stati Uniti di non accettare la domanda d’asilo (attualmente in esame) della prima top gun afghana. Lei, dal canto suo, ha già seguito corsi di volo in America, evidentemente già pensando alla sua nuova vita, ma è sempre intenzionata a dimostrare che le donne afghane possono fare le stesse cose degli uomini. Perciò la sua legale americana, avvocata Kimberly Motley, auspica che gli USA accettino la richiesta di Niloofar Rahmani, definendo la ragazza “una luce che brilla per le donne, per gli immigrati, per i musulmani di tutto il mondo”.