> > Netanyahu approva invio parziale di aiuti a Gaza dopo consultazione con l'IDF

Netanyahu approva invio parziale di aiuti a Gaza dopo consultazione con l'IDF

aiuti a gaza

Ieri sera, 18 maggio, il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato la ripresa parziale degli aiuti a Gaza.

La crisi umanitaria a Gaza continua a destare preoccupazione a livello internazionale. Dopo settimane di tensioni e blocchi, il governo israeliano ha annunciato la ripresa immediata degli aiuti umanitari verso la Striscia. Questa decisione arriva in un contesto di pressioni diplomatiche, in particolare da parte degli Stati Uniti. Il tema degli aiuti a Gaza si conferma così centrale nel dibattito politico e umanitario globale, tra esigenze di sicurezza e necessità di solidarietà.

Il ministro degli Esteri francese Barrot invita a riaprire senza limiti gli aiuti a Gaza

Il ministro degli Esteri francese Jean-Noel Barrot ha sollecitato Israele a permettere una ripresa degli aiuti a Gaza in modo immediato, massiccio e senza impedimenti, in risposta all’annuncio del primo ministro Benjamin Netanyahu che ne avrebbe autorizzato l’ingresso in quantità minima.

Aiuti a Gaza: via libera parziale da Netanyahu dopo consultazione con l’IDF

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato la ripresa dell’invio di aiuti nella Striscia di Gaza. Lo riporta il sito israeliano Ynet, che precisa come la decisione di autorizzare il trasferimento degli aiuti in diverse aree della Striscia sia stata adottata senza passaggio parlamentare. Secondo Ynet, Netanyahu ha comunicato che l’operazione partirà immediatamente “su indicazione delle IDF”, in un contesto segnato da crescenti pressioni da parte di Washington.

Il premier ha chiarito che Israele consentirà l’ingresso di una quantità limitata di generi alimentari destinati alla popolazione civile, per evitare un’emergenza alimentare che potrebbe compromettere le operazioni militari contro Hamas. Ha inoltre ribadito che sarà garantito il controllo rigoroso sugli aiuti, affinché non vengano sottratti o dirottati dal gruppo terroristico.

La decisione segue un aumento delle richieste internazionali volte a porre fine al blocco imposto da Israele, finora mantenuto nonostante le accuse di furto di forniture da parte di Hamas.

Nel frattempo, la gestione della distribuzione sarà affidata a enti internazionali come il Programma Alimentare Mondiale e la World Central Kitchen, in attesa dell’attivazione di un nuovo sistema coordinato da Stati Uniti e Israele.