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Alemanno, arriva la sentenza della Cassazione sul processo Mondo di Mezzo: assolto da corruzione

Mondo di mezzo, Alemanno assolto in Cassazione dall’accusa di corruzione

L’ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno, è stato assolto in Cassazione dall’accusa di corruzione. Vediamo i dettagli.

Gianni Alemanno è stato assolto dalla Corte di Cassazione dall’accusa di corruzione in relazione al processo di Mondo di Mezzo. Tuttavia, l’ex sindaco di Roma, stando a quanto è stato stabilito dai giudici della Suprema Corte, dovrà presentarsi nuovamente davanti alla Corte d’appello di Roma per un nuovo procedimento, con l’obiettivo della rideterminazione della pena. Questo ulteriore incontro riguarderà il solo capo di imputazione, aggiornato nel reato di traffico di influenze, riguardante lo sblocco dei pagamenti Eur Spa.

Alemanno, assolto in Cassazione dall’accusa di corruzione 

Perla Lori, sostituto pg di Cassazione, alla presenza dei giudici della sesta sezione penale della Corte di Cassazione, i quali sono stati convocati per confermare o meno la sentenza d’Appello, oggi aveva chiesto la conferma della condanna a sei anni. Il pg, inoltre, aveva pure richiesto rigettare il ricorso presentato dalla difesa dell’ex sindaco Alemanno, incitando un processo d’appello-bis che riguardi solo la durata della pena accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici.

Ricoridamo che il 23 ottobre dello scorso anno ad Alemanno era stata confermata la condanna, sempre a 6 anni di reclusione, inflitta in primo grado, nel febbraio del 2019. L’ex sindaco era stato accusato di aver piegato la sua funzione agli interessi dell’ex ras della cooperative romano, Salvatore Buzzi, e dell’ex Nar Massimo Carminati per una retribuzione di quasi 300 mila euro, donati in un arco temporale che va dal 2012 al 2014. Ecco spiegata insomma l’accusa per Alemanno di corruzione e finanziamento illecito.

Alemanno, assolto in Cassazione dall’accusa di corruzione: “La fine di un incubo”

Alemanno, dopo la decisione della Cassazione, non si è fatto attendere:

“La fine di un incubo durato sette anni, e che obiettivamente poteva essere evitato. Mi sono ritrovato prima mafioso e poi corrotto, adesso rimane un piccolo traffico di influenze che sarà la Corte di appello a giudicare. Questa sentenza ridimensioni questa vicenda: non c’è più corruzione, non c’è più quel fango che mi era stato tirato addosso”.

Alemanno, assolto in Cassazione dall’accusa di corruzione: gli avvocati soddisfatti della decisione

Anche i difensori di Gianni Alemanno, gli avvocati Cesare Placanica e Filippo Dinacci, hanno detto la loro: 

“Non possiamo che dirci soddisfatti dell’esito del ricorso che ha annullato tutte le ipotesi di corruzione. La sentenza impugnata non prendeva atto di quanto già aveva statuito sulla vicenda la Corte di Cassazione e soprattutto non considerava che il sindaco Alemanno, al di là del coinvolgimento, solo tramite Panzironi, in alcune specifiche e, a nostro modo di vedere, lecite vicende. Alemanno era stato giudicato completamente estraneo alle contestazioni di associazione a delinquere ipotizzate dalla Procura, peraltro solo in parte riscontrate dalle sentenze che si sono occupate della intera vicenda”.