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Alessandro Impagnatiello, condanna per la cognata: la decisione sul risarcimento

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Risarcimento alla famiglia Tramontano: condannata la cognata di Alessandro Impagnatiello per la T-Roc del killer.

Il processo che coinvolge Alessandro Impagnatiello si arricchisce di un nuovo capitolo giudiziario: il Tribunale ha condannato la cognata, ponendo così fine a una disputa che durava da mesi e segnando un momento decisivo nella vicenda.

Cognata di Alessandro Impagnatiello condannata per risarcimento alla famiglia Tramontano

Il Tribunale di Milano ha stabilito che la cognata del barman, Laura Ciuladaite, dovrà versare circa 25mila euro alla famiglia della vittima, comprendenti danni e spese legali.

Secondo i giudici, l’acquisto della Volkswagen T-Roc, di proprietà del condannato, aveva l’obiettivo di ridurre la consistenza patrimoniale di Impagnatiello e rendere più difficile l’adempimento dell’obbligo di risarcimento.

La donna, originaria della Lituania e residente a Desio con il marito Omar Impagnatiello, sarebbe entrata in possesso dell’auto a un prezzo inferiore al suo valore commerciale, operazione ritenuta dagli inquirenti funzionale a ostacolare le ragioni creditorie dei familiari di Giulia Tramontano.

Alessandro Impagnatiello, condannata la cognata: vendita dell’auto e nullatenenza del condannato

Il passaggio di proprietà della T-Roc, venduta per 10mila euro mentre il valore reale era stimato intorno ai 20mila, è stato giudicato dai magistrati un tentativo di aggirare i risarcimenti dovuti. Secondo il Corriere, inoltre, l’auto utilizzata dal killer per trasportare il corpo della vittima era stata successivamente denunciata come rubata; l’assicurazione, tuttavia, si era rifiutata di pagare il rimborso, evidenziando incongruenze nelle dichiarazioni dei proprietari.

Nel verdetto, il Tribunale ha sottolineato come i parenti di Impagnatiello fossero pienamente consapevoli delle pretese della famiglia Tramontano e dell’effetto della vendita sull’ammontare della garanzia patrimoniale. L’acquisto della vettura da parte di Laura Ciuladaite è quindi considerato un gesto mirato a far apparire il condannato nullatenente, rafforzando la decisione del giudice di riconoscere il diritto al risarcimento dei familiari della vittima.