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Ambasciata tedesca: "Non rubate la sabbia in Sardegna"

Vietato rubare la sabbia in Sardegna

Ogni anno in Sardegna vengono "rubate" tonnellate di sabbia, una pratica illegale e dannosa per l'ambiente.

L’ambasciata tedesca a Roma si è dimostrata estremamente sensibile ai problemi ambientali che affliggono una delle più belle regioni italiane, la Sardegna. Ogni anno l’isola viene derubata di tonnellate di sabbia, con relativi ciottoli e gusci di conchiglie. I colpevoli sono i turisti, nostrani e stranieri, che al momento della partenza desiderano portare con sé un souvenir direttamente dalla spiaggia. La Germania ha invitato i propri turisti a lasciare la sabbia sarda lì dove deve stare, dimostrando un’attenzione maggiore persino rispetto agli enti locali sardi. L’invito, con annesse foto della bellissima Cala Goloritzé (nel golfo di Orosei) è stato ritwittato dalla pagina “Germania in Italia”.

La legge del 2017

Nell’estate 2017 la Regione Sardegna ha stabilito che sottrarre sabbia e altri materiali alle spiagge dell’isola non è solo dannoso per l’ambiente ma costituisce un reato. I colpevoli verranno multati con sanzioni che vanno dai 500 ai 3mila euro. Numerosi i sequestri effettuati dalle autorità sarde. Solo all’aeroporto di Alghero sono stati confiscati oltre due quintali di sabbia. Ma la Sardegna non è l’unica regione italiana a punire i turisti che tornano a casa con un souvenir naturali.

Nel 2017 anche l’Onu si è interessato alla questione. In un lungo rapporto ha evidenziato le conseguenze negative sull’ecosistema di una pratica che ai singoli può sembrare innocua, ma che provoca un enorme danno all’ecosistema sul lungo periodo. Basti pensare che in Indonesia e nelle Filippine il collezionismo di gusci di conchiglie ha già causato l’estinzione di diverse specie di crostacei.