Il testamento di Pippo Baudo ha riservato sorprese che hanno catturato l’attenzione dei media e dei fan. Tra i beneficiari compaiono non solo i figli, ma anche persone che da anni gli sono state vicine in ruoli diversi, ricevendo un trattamento paragonabile a quello dei parenti diretti. Questo gesto ha acceso curiosità e dibattito, offrendo uno spaccato inedito della vita privata e dei legami più stretti di uno dei volti più celebri della televisione italiana.
L’apertura del testamento di Pippo Baudo
A quasi un mese dalla morte del celebre conduttore, il testamento di Pippo Baudo è stato aperto nello studio del notaio Renato Carraffa a Bracciano. Secondo quanto riportato da Il Messaggero, alla lettura erano presenti i due figli, Alessandro e Tiziana, insieme alla storica collaboratrice Dina Minna e agli avvocati del conduttore.
Pippo Baudo, sorpresa nel testamento: la verità sull’assistente Dina Minna
L’eredità complessiva del conduttore non è stata resa nota nei dettagli, ma si stima superi i 10 milioni di euro, includendo compensi televisivi, diritti d’immagine, contratti pubblicitari e proprietà immobiliari sparse tra Roma, Fiano Romano, Noto, Siracusa e Mascalucia. Tra gli eredi figurano i due figli e Dina Minna, assistente storica che ha affiancato Baudo per quasi 36 anni. A quest’ultima è stata destinata una quota dell’eredità quasi pari a quella dei figli, a testimonianza del legame speciale instaurato nel corso degli anni. L’amico e avvocato Giorgio Assumma, invece, non risulterebbe tra i beneficiari principali.