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Arizona contro l'aborto: la Corte Suprema ritiene applicabile una legge che la vieta

Donna in stato interessante

Stando ad una recente votazione della Corte Suprema dell'Arizona, è stata ritenuta applicabile una vecchia legge che vieta l'interruzione di gravidanza praticamente in quasi tutti i casi.

Si torna a parlare del diritto all’interruzione di gravidanza negli Stati Uniti e questa volta è l’Arizona a finire sotto i riflettori. Tramite una votazione della Corte Suprema, con quattro voti a favore e due contrari, è stata ritenuta applicabile una legge che praticamente vieta l’aborto in quasi tutti i casi, con l’unica eccezione di salvare la vita della madre.

Arizona vieterà l’aborto?

La Corte Suprema dell’Arizona si è espressa in merito al diritto dell’interruzione di gravidanza ritenendo applicabile una legge, stilata nel lontano 1864, che la vieta completamente eccezion fatta se necessaria per salvare la vita della madre.

I giudici, dopo la votazione che ha visto quattro voti favorevoli e due contrari, hanno quindi deciso che il divieto è applicabile soprattutto in mancanza di interventi legislativi federali o statali.

Ciò non significa però che l’Arizona ha vietato l’aborto, infatti anche ritenendo la legge applicabile, la Corte Suprema ha deciso di sospendere la disposizione in attesa di ottenere pareri dagli altri tribunali dello stato.

Una legge anacronistica

Anche se al momento il divieto non è ancora stato applicato, la decisione della Corte Suprema dell’Arizona ha scatenato alcune feroci critiche. Il primo a farsi sentire è stato il procuratore generale dello Stato, il democratico Kris Mayes, che ha definito la scelta come incosciente e un’affronto alla libertà.

Mayes ha tenuto a sottolineare che la suddetta legge è vecchia di 160 anni e, cosa ancor più importante, quando è stata emessa non solo l’Arizona ancora non esisteva come stato, c’era la guerra di secessione e soprattutto le donne non potevano votare.