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Attentato Barcellona: Sgarbi, 'chi sono i complici dei terroristi'

Sgarbi

Un breve messaggio su Facebook dopo l'attentato di Barcellona: parole concise quelle di Sgarbi, che hanno ottenuto quasi 60mila like e 13mila condivisioni

Ha commentato con il cinismo che lo contraddistingue e con un breve messaggio l’attentato di Barcellona. Il critico d’arte Vittorio Sgarbi è intervenuto sulla sua pagina ufficiale di Facebook poco dopo il terribile attacco compiuto a bordo di un furgone sulla Rambla di Barcellona, nel quale tredici persone, compreso un italiano di soli 35 anni, sono morte ed altre cento sono rimaste ferite.

Un messaggio estremamente conciso ma che a quanto pare ha colpito nel segno dal momento che in una manciata di ore ha ottenuto quasi 60mila mi piace ed oltre 13mila condivisioni sul noto social network. Sgarbi ha voluto dire a modo sui chi sono i complici dei terroristi delle Ramblas e moltissimi utennti del web hanno approvato le sue parole: “Chi, di fronte a tanta violenza, continua a pronunciare vacui appelli alla pace e alla tolleranza, è un complice”. Sgarbi, come al solito, non intende fare sconti.

Un altro attentato nella notte in Catalogna, simile a quello di Barcellona: uccisi 5 terroristi

Intanto, dopo che l’Isis ha rivendicato l’attentato terroristico avvenuto ieri pomeriggio a Barcellona, nella notte c’è stato un altro attentato in un’altra località turistica della Catalogna. Cinque terroristi a bordo di un’auto, forse con indosso cinture esplosive, si sono lanciati contro le persone a Cambrils, una cittadina di marte distante un centinaio di chilometri a sud ovest di Barcellona, non distante dalla località di Terragona. Sette persone sarebbero rimaste ferite, una si troverebbe in gravi condizioni. L’attacco, che il governo catalano ha confermato essere collegato a quello di Barcellona proprio come quello dello scorso mercoledi ad Alcanar, a sud di Terragona, dove esplose una casa, è stato analogo a quello avvenuto sulla Rambla. Ma in questo caso gliu autori sarebbero stati uccisi.

L’uomo che ieri pomeriggio ha investito la folla a Barcellona è invece riuscito a fuggire, dopo aver provocato la morte di 13 persone ed il ferimento di oltre un centinaio di turisti, che passeggiavano sulla sempre affollata Rambla guardando i negozi o cercando il ristorante nel quale, poche ore più tardi, avrebbero voluto cenare. Mentre l’Isis rivendicava l’attentato, due persone venivano arrestate dalla polizia spagnola, un uomo di nazionalità marocchina ed uno nato a Melilla, enclave spagnola in Marocco. Nessuno dei due sarebbe comunque l’autore materiale dell’attentato compiuto con un furgone.