> > Attentato terroristico nel quartiere orientale di Neve Yaakov a Gerusalemme: ...

Attentato terroristico nel quartiere orientale di Neve Yaakov a Gerusalemme: almeno otto vittime

attentato terroristico gerusalemme

Un attacco terroristico si è verificato a Gerusalemme Est, nel quartiere di Neve Yaakov. Il sospettato dell’assalto è stato ucciso.

Almeno otto persone sono state uccise e altre ferite durante un attentato terroristico che si è consumato nel quartiere di Neve Yaakov a Gerusalemme Est, nei pressi di una sinagoga. È quanto riferito dal Times of Israele che hanno citato fonti di polizia e mediche. Le forze dell’ordine hanno comunicato che l’artefice della strage sarebbe stato ucciso.

Attentato terroristico nel quartiere orientale di Neve Yaakov a Gerusalemme: almeno otto vittime

Nella Giornata della Memoria, l’insediamento ebraico di Neve Yaakov, situato a nord-est di Gerusalemme, è stato preso d’assalto a colpi di arma da fuoco. La sparatoria si è verificata nelle vicinanze di una sinagoga. A seguito dell’attacco, le forze dell’ordine si sono lanciate in una spasmodica caccia all’uomo. Il sospettato, infine, è stato ucciso dalle ISF anche se si teme che gli assalitori potrebbero essere due.

La polizia israeliana sta affrontando la situazione come “grave” e come un “attacco terroristico”. “Questo è un incidente grave”, ha affermato il portavoce della polizia israeliana Eli Levy.

A seguito dell’attentato terroristico a Gerusalemme Est, il bilancio provvisorio delle vittime era inizialmente di cinque morti ma il numero è poi salito a otto. Molti, poi, i feriti colpiti dai proiettili. Tra questi ci sono una donna di 70 anni in condizioni critiche, un uomo di 20 anni in condizioni gravi e un adolescente di 14 anni in condizioni medio-gravi.

Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da 𝑨𝒏𝒕𝒊 𝑭𝒂𝒌𝒆 𝑵𝒆𝒘𝒔 📰🗞 (@libera_informazione_official_)

Tensioni tra israeliani e palestinesi: verso l’escalation

Per alcuni analisti, l’attentato che nella serata di venerdì 27 gennaio ha stravolto il quartiere di Neve Yaakov potrebbe rappresentare una risposta all’operazione avviata da Israele a Jenin dove sono tragicamente morti dieci palestinesi. Nella serata di giovedì 26 gennaio, le forze israeliane hanno lanciato dei razzi da Gaza verso Ashkelon.

Intanto, secondo le prime testimonianze raccolte, il terrorista avrebbe fatto irruzione nella Sinagoga per colpire i fedeli ebrei raccolti in preghiera.

Quanto accaduto a Gerusalemme potrebbe fa schizzare alle stelle le tensioni tra israeliani e palestinesi. “Sono gli attacchi terroristici significativi come quello avvenuto a Gerusalemme stasera che mi preoccupano e che possono portare a una significativa escalation tra Israele e i gruppi militari palestinesi. Questo è un evento da tenere d’occhio”, ha dichiarato Koe Truzman, ricercatore della Foundation for Defense of Democracies (FDD).

A stretto giro, dopo l’attentato terroristico a Gerusalemme, è stato convocato un briefing di sicurezza sulla situazione in corso nel quartiere di Neve Yaakov, al quale sarà presente anche Netanyahu.

I palestinesi rivendicano l’attentato terroristico a Israele

“L’attacco alla sinagoga è una risposta naturale ai crimini dell’occupazione”, hanno affermato Hamas e il PIJ tramite la diffusione di una nota.

Poco dopo l’attacco alla sinagoga, centinaia di palestinesi si sono riversati in strada dando inizio ai festeggiamenti.

“Benediciamo l’eroica operazione e confermiamo che il nemico capisce il solo linguaggio del potere”, ha dichiarato Tariq Ezz el-Din, portavoce della Jihad islamica palestinese (PIJ).

Per quanto riguarda il terrorista, quest’ultimo è stato identificato come un palestinese residente a Gerusalemme Est e sarebbe un affiliato di Hamas. Successivamente, secondo fonti israeliano, è stato spiegato che il sospettato si chiamava Alkam Khairi, 21 anni, e non sarebbe stato ufficialmente affiliato a nessuna organizzazione terroristica.

Politici israeliani a Neve Yaakov: anche il premier Netanyahu è sul posto

Sul luogo della sparatoria, si è recato il ministro della sicurezza nazionale israeliano Itamar Ben Gvir mentre il ministro della Difesa Yoav Gallant è in volo per fare ritorno a Israele dopo aver appreseo dell’attacco. Gallant era negli Stati Uniti per un viaggio personale.

Alla luce di quanto riferito dai media israeliani, è stato comunicato che anche il premier Netanyahu si sta recando a Neve Yaakov.

Salvini e Tajani sull’attentato terroristico a Gerusalemme

La notizia dell’attentato terroristico a Gerusalemme ha rapidamente fatto il giro del mondo. In Italia, il drammatico episodio è stato commentato dal ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini e dal ministro degli Esteri Antonio Tajani.

“Purtroppo la storia maledetta del secolo scorso a qualcuno non insegna niente”, ha detto il leader della Lega. “Una preghiera per le vittime, tutta la nostra vicinanza al popolo di Israele”.

“Sono sconvolto dalla notizia dell’attacco alla sinagoga di Gerusalemme, durante lo Shabbat. Un atto di terrore, ancora più orrendo nel giorno in cui commemoriamo la Shoah. I nostri pensieri e le nostre preghiere vanno alle vittime e ai loro cari”, ha detto invece il titolare della Farnesina.

Sparatoria in Cisgiordania, un israeliano apre il fuoco contro i palestinesi: tre feriti

Poco dopo l’attentato terroristico a Gerusalemme, un altro episodio di violenza è stato segnalato in Cisgiordania. Pare che un colono israeliano abbia aperto il fuoco contro alcuni palestinesi a Beita, località situata a sud di Nablus. La sparatoria avrebbe causato il ferimento di tre feriti.

Al momento, tuttavia, la notizia non è ancora stata confermata da fonti ufficiali.