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Bambina di 2 anni dimessa per gastrite, muore per emorragia

L'ospedale di Rivoli, dove la bambina è stata visitata

Una bambina di 2 anni è stata dimessa per gastrite ma poco dopo è morta per trauma cranico. Possibile caso di negligenza medica.

Una bambina di soli due anni è morta a Rivoli, in provincia di Torino, per un’emorragia cerebrale. I medici ritengano che si tratti della drammatica conseguenza di una caduta accidentale avvenuta qualche giorno prima. La bambina era stata portata dai genitori in ospedale per vomito e inappetenza, ma i dottori l’avevano dimessa con una diagnosi di gastrite virale. La procura di Torino ha aperto un’indagine per negligenza medica.

Morta bambina di due anni

Aveva solo due anni la bambina di Collegno, nel torinese, morta nella notte per un’emorragia cerebrale. L’autopsia effettuata dal medico legale Roberto Testi ha rivelato che il decesso sarebbe avvenuto a causa di un grave trauma cranico, probabilmente dovuto a una caduta accidentale.

La bambina viveva con i genitori a Collegno, vicino a Torino. La notte del 2 maggio, la piccola è caduta dal letto battendo la testa. La bambina aveva riportato solo un livido sulla testa e un grande spavento e i genitori hanno dato poca importanza all’accaduto.

La sospetta gastrite

Ma un paio di giorni dopo (sabato 5 maggio) la piccola ha iniziato a lamentare segni di malessere: vomito e inappetenza. I genitori, preoccupati, l’hanno subito portata all’ospedale di Rivoli, dove è stata visitata. I medici hanno diagnosticato una sospetta gastrite virale.

La madre ha riferito ai medici l’incidente del 2 maggio, sospettando che il vomito e la caduta potessero in qualche modo essere collegati. Ma lei stessa ammette di “non aver posto particolare attenzione al trauma cranico, sia per la dinamica lieve che per la buona risposta della bimba all’evento”. I medici l’hanno rassicurata, affermando che problemi gastrointestinali come quelli presentati dalla figlia sono molto comuni nei bambini di quell’età e si curano facilmente. Hanno dichiarato che “l’esame neurologico risultava negativo” e che “l’ematoma frontale era già in via di evoluzione”.

La crisi

Qualche ora dopo il rientro a casa, le condizioni della bambina sono peggiorate. Presentava crisi e spasmi. I genitori, preoccupati, sono tornati immediatamente all’ospedale di Rivoli, dove sono stati accolti dal medico di guardia. Il dottore ha dichiarato che la bambina era “vigile, ma abbattuta. Poco reattiva, ma con parametri vitali nella norma”.

La situazione sembrava sotto controllo, ma in poche ore la salute della piccola è peggiorata ulteriormente. Tra i sintomi: bradicardia, sopore, un ematoma nella zona nasale, ipoattività neurologica (ovvero una mancata risposta agli stimoli esterni). I medici hanno diagnosticato un grave trauma cranico e la bambina è stata trasferita d’urgenza all’ospedale infantile Regina Margherita di Torino. All’arrivo in ospedale, la piccola è ormai in coma e presenta midriasi fissa (pupille costantemente dilatate e non reattive). È morta nella notte.

L’indagine

La procura di Torino ha aperto un’indagine contro ignoti. L’incarico è stato affidato al pm Giulia Marchetti. L’obiettivo dell’indagine è accertare la presenza di eventuali negligenze mediche.