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Bimba morta travolta da un’altalena, parroco, sindaco e architetto indagati per omicidio colposo

Alessia Prendi e la struttura che l'ha uccisa

Antonio Allegritti, Domenico Di Berardino ed Antonio Ferretti iscritti come atto dovuto per la vicenda della bimba morta travolta da un’altalena

Ci sono sviluppi giudiziari e procedurali dovuti nella terribile vicenda di Alessia Prendi, la bimba morta travolta da un’altalena: parroco, sindaco e architetto sono indagati per omicidio colposo. Dopo la tragica fine della piccola di 12 anni a San Pelino la procura manda le informazioni di garanzia come atto dovuto ed avvia le indagini. Nella serata di mercoledì 31 agosto Alessia era stata travolta ed uccisa dalla caduta di una trave che, nel cortile dell’oratorio parrocchiale di San Pelino. 

Bimba morta travolta da un’altalena, gli indagati

Quella trave sorreggeva alcune corde per l’arrampicata e un’altalena. Ad operare è stata la procura della repubblica di Avezzano, che ha iscritto a registro Antonio Allegritti, il sindaco facente funzioni, Domenico Di Berardino e l’architetto Antonio Ferretti, referente di Lavori Pubblici, Urbanistica e Patrimonio del Comune di Avezzano. Con questo atto la magistratura fornisce agli indagati gli strumenti per difendersi. Gli atti sono tenuti in fascicolo dal Sostituto Procuratore Maurizio Maria Cerrato, che ha in mansione di polizia giudiziaria i carabinieri. Gli elementi presuntivamente probatori sono rappresentati da atti amministrativi documenti parrocchiali. 

La custode dell’area e la sorveglianza

I media spiegano che non ci sono ancora decisioni in ordine ad una eventuale autopsia sul corpo della povera Alessia. Potrebbe essere infatti sufficiente una necroscopia esterna e poi la salma sarà messa a disposizione dei familiari per i funerali che Fanpage indica come possibili già durante l’imminente fine settimana. Le indagini vanno intanto avanti: Alessia era stata colpita dalla struttura in legno che aveva ceduto e secondo fonti non certe pare che nella struttura al momento della tragedia ci fosse una custode incaricata solo di aprire e chiudere il cancello e non investita da compiti di vigilanza.