> > Botta e risposta tra Speranza e Gasparri sul 25 aprile: “Lei non si definis...

Botta e risposta tra Speranza e Gasparri sul 25 aprile: “Lei non si definisce anticomunista?”

Botta e risposta tra Speranza e Gasparri sul 25 aprile

Nello studio di DiMartedì, Roberto Speranza e Maurizio Gasparri hanno dato vita a un acceso botto e risposta sui valori fondanti del 25 aprile.

Acceso botta e risposta tra l’ex ministro della Salute Roberto Speranza e il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri a DiMartedì nella giornata del 25 aprile. Al centro del dibattito, i temi del fascismo e del comunismo.

Botta e risposta tra Speranza e Gasparri sul 25 aprile: fascismo e antifascismo

Ospiti di Giovanni Floris nello studio di DiMartedì durante la puntata andata in onda su La7 nella serata di martedì 25 aprile, Roberto Speranza e Maurizio Gasparri si sono resi protagonisti di un acceso botta e risposta sulla giornata della Liberazione. “Giorgia Meloni ci ha provato questa mattina, ma non ci riesce a dire con chiarezza quello che serve, come ha fatto Mattarella”, ha detto Speranza, commentando il comportamento del premier durante la visita all’Altare della Patria. L’ex ministro della Salute ha sottolineato che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella “ha detto poche parole ma di una chiarezza fortissima”, ribadendo che “la nostra Repubblica e la Costituzione traggono fondamento dalla lotta antifascista”.

Speranza, poi, rivolgendosi a Maurizio Gasparri, ha continuato: “Questa parola ‘antifascista” non riuscite a dirla. È un’ambiguità. È un problema. È una cosa da superare per il Paese – e ha aggiunto –. Io penso che il fascismo si aun fenomeno storico del passato. Voi non siete fascisti perché siamo in un altro tempo. Anche se La Russa che ha la statua di Mussolini a casa sinceramente fa abbastanza brividi – ha chiosato –. Non riuscite però a dire che siete antifascisti”.

“Lei non si definisce anticomunista?”

Pronta la risposta di Gasparri. “Grazie alla vittoria dell’antifascismo in Italia c’è stata la democrazia. Hanno votato gli italiani alla costituente. Al Parlamento – l’ho detto, lo ridico senza alcuna difficoltà – abbiamo votato tutti quanti la mozione che hanno presentato le sinistre al Senato l’altro giorno, con parole tratte da un intervento della senatrice a vita Segre. Ma le sinistre non hanno votato la mozione del centro-destra che condannava fascismo, nazismo e il totalitarismo comunista. Io non ho difficoltà a definirmi antifascista, ma lei si può definire anticomunista?”, ha domandato il parlamentare a Speranza.

L’ex ministro, allora, ha dichiarato: “Io sono contro il comunismo che c’è stato in Russia. La storia del comunismo italiano, la storia del partito comunista italiano è stata una storia importante. L’Italia ha avuto un problema di fascismo, non di comunismo”.