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Brescia, epidemia di polmonite: oltre 150 casi e 2 morti

Epidemia di polmonite in Lombardia

L'assessore al welfare della Regione Lombardia ha assicurato che verrà realizzata una mappatura delle zone interessate dall'infezione.

Le province lombarde di Brescia e Mantova sono interessate da un’epidemia di polmonite. Colpiti soprattutto i comuni di Montichiari, Manerbio, Desenzano del Garda, Gavardo, Asola, Castiglione delle Stiviere e Mantova. Nel corso di una settimana l’Ats (Aziende Sociosanitarie Territoriali) locali hanno registrato 121 casi. Ma il numero dei contagi supera i 150 se si considerano anche i casi segnalati tra il 2 e il 7 settembre. Attualmente sono 107 le persone ricoverate e 2 i decessi sospetti.

Le dichiarazioni dell’assessore

Giulio Gallera, assessore al welfare della Regione Lombardia, ha annunciato che le autorità regionali stanno effettuando i dovuti controlli e che seguiranno “tempestivi aggiornamenti sul numero di casi e sugli esiti degli approfondimenti diagnostici”. L’obiettivo è realizzare una mappatura delle zone interessate dall’infezione.

Una delle due vittime dell’epidemia di polmonite è un uomo di 84 anni, morto dopo il ricovero in ospedale. Stefano Tramonti, sindaco di Carpenedolo, ha assicurato che le due morti sospette “non sono dovute a legionella“. Resta infatti alta l’allerta dopo i numerosi casi registrati a Bresso, alle porte di Milano.

I consigli dell’Ats

L’Ats ha diffuso alcune raccomandazioni per permettere ai cittadini di proteggersi dall’infezione. Importante è provvedere alla “manutenzione dei punti di emissione dell’acqua del rubinetto nelle abitazioni” mediante l’anti-calcare e la sostituzione dei filtri. È consigliabile lasciar scorrere prima l’acqua calda e poi la fredda e aprire le finestre prima dell’utilizzo. Non sostare vicino a “fonti di emissione di acqua vaporizzata” come fontane e irrigatori ed evitare di lasciare esposte al sole le canne utilizzate per l’irrigazione di orti e giardini.