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Calenda: "Progetto partito unico con Italia Viva? È naufragato"

Carlo Calenda

Volano stracci tra Azione e Italia Viva: "Il progetto è naufragato", dice Calenda.

Il progetto del partito unico Azione-Italia Viva? “È tutto naufragato“. Ad affermarlo è Carlo Calenda, che dopo un dibattito infuocato con Matteo Renzi passato anche attraverso i social annuncia ufficialmente la fine del sodalizio politico tra le due parti.

Caos Terzo Polo. Calenda e Azione si chiamano fuori, la lite passa anche su Twitter

Attraverso una clip pubblicata sul suo profilo Twitter, Calenda ha detto: “Il progetto del partito unico con Italia Viva è naufragato per la semplice ragione che Renzi ha ripreso direttamente in mano IV due mesi fa e non vuole rinunciarvi. Legittimo anche se contrario alle promesse elettorali. Amen“.

Una mattinata ad alta tensione tra le due parti. Calenda ha proseguito: “È stato un brutto spettacolo: attacchi personali, a cui non abbiamo mai risposto, e notizie false distribuite ad arte. Noi non facciamo politica così. Da domani riprenderemo con Azione il lavoro per la costruzione di un partito liberale, popolare e riformista. Avanti!“.

Calenda dopo il voto sul Pnrr: “Il Terzo polo è morto“. Renzi: “Polemiche inspiegabili

Le prime crepe si sono palesate già in mattinata. Dopo che Calenda e Renzi sono stati al Senato per il voto sul decreto Pnrr, il leader di Azione ha affermato: “Io e Renzi non abbiamo parlato in Aula, non c’è stato modo. In ogni caso il progetto del partito unico è morto. Andremo avanti con due partiti e, se ricomporremo il clima, ci alleeremo dove sarà possibile“.

Dal canto suo Italia Viva, attraverso una nota, parla di “clamoroso autogol“. Nel comunicato si legge: “Gli argomenti utilizzati appaiono alibi. Italia Viva è pronta a sciogliersi, come Azione, il 30 ottobre, dopo un congresso libero e democratico“.

È Renzi poi a lanciare l’ultimatum: “In queste ore ci sono polemiche inspiegabili dentro il Terzo Polo perché non vedo un motivo politico per la rottura. E la Leopolda si farà“.