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Caso Epstein e Donald Trump: i nuovi 8.000 documenti che scuotono la Casa Bianca

Epstein Trump

Nuovi documenti del Dipartimento di Giustizia rivelano collegamenti inediti tra Epstein, Donald Trump e altre figure influenti.

Negli ultimi giorni il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha reso pubblici migliaia di nuovi documenti sul caso Jeffrey Epstein, offrendo dettagli inediti sui suoi legami con personalità di spicco, tra cui Donald Trump, e sulle circostanze della sua morte in carcere nel 2019. Tra lettere, email, registrazioni e materiali di sorveglianza, emergono nuove prove che alimentano interrogativi.

Caso Epstein, pubblicati 8mila nuovi documenti

Oggi il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha reso disponibili oltre ottomila nuovi documenti collegati al caso di Jeffrey Epstein, includendo centinaia di video e registrazioni audio, tra cui immagini di sorveglianza della cella in cui il finanziere fu trovato morto nell’agosto del 2019.

Complessivamente, sono stati pubblicati circa 11.000 link, sebbene alcuni non condurrebbero a file effettivi. I documenti conterrebbero dettagli sulle frequentazioni di Epstein con personaggi di rilievo, tra cui Donald Trump, e rivelerebbero informazioni inedite sulla rete di collaboratori del finanziere.

Tra i materiali ci sarebbe anche una lettera scritta a mano da Epstein a Larry Nassar, l’ex medico della nazionale di ginnastica americana condannato per abusi, in cui si legge: “Il nostro presidente condivide il nostro amore per le giovani ragazze, nubili”. La lettera, postdatata al 13 agosto 2019, sarebbe stata inviata tre giorni dopo la morte del finanziere in carcere, e includerebbe un riferimento criptico al suicidio: “Caro L.N., come tu a questo punto saprai, io ho scelto la scorciatoia per tornare a casa. Buona fortuna!”.

Caso Epstein, terremoto per Trump: cosa trapela dai nuovi 8mila documenti pubblicati

Tra i file emergerebbero anche email interne del Dipartimento di Giustizia, citazioni in giudizio, registrazioni relative alla morte di Epstein e dettagli sui voli privati del finanziere. Una delle comunicazioni più significative indica che Donald Trump avrebbe partecipato ad almeno otto voli sul jet privato di Epstein tra il 1993 e il 1996, alcuni dei quali in compagnia di Ghislaine Maxwell e dei figli di Trump. Nonostante ciò, il presidente ha negato qualsiasi coinvolgimento illecito, dichiarando: Non sono mai stato sull’isola di Epstein. Questo caso serve solo per deviare l’attenzione dai nostri successi.

Altri documenti rivelerebbero una segnalazione anonima relativa a una presunta festa di Epstein a Mar-a-Lago e email tra Maxwell e un individuo che si firma “A” e scrive da Balmoral, la residenza estiva della famiglia reale britannica, con riferimenti che potrebbero alludere all’ex principe Andrea.

I democratici della Commissione di vigilanza della Camera dei Rappresentanti hanno denunciato quello che definiscono un possibile “insabbiamento” da parte della Casa Bianca, sollevando dubbi sul rapporto tra Epstein e Donald Trump e sulle protezioni riservate ai collaboratori del finanziere. In un post su X, i deputati hanno scritto: Perché i co-cospiratori di Epstein vengono protetti e cos’altro sta nascondendo il Dipartimento di Giustizia?”.

Il Dipartimento di Giustizia, dal canto suo, invita alla cautela, sottolineando che alcuni documenti contengono affermazioni “false e sensazionalistiche” contro Trump, presentate all’FBI subito prima delle elezioni del 2020: “Se avessero avuto un briciolo di credibilità, sarebbero state sicuramente già utilizzate come arma contro il presidente Trump”. Nonostante la delicatezza delle accuse, il governo ha deciso di pubblicare i fascicoli nel rispetto della trasparenza e delle tutele legali delle vittime.