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Che tempo che fa, il ritorno di Beppe Grillo in tv: "Ho peggiorato questo Paese. Quelli che ho mandato aff***o sono al Governo"

Che tempo che fa Beppe Grillo

Non accadeva da ben 9 anni: Beppe Grillo è stato ospite di Fabio Fazio. In diretta ha pronunciato un lungo monologo.

Beppe Grillo è ritornato in grande stile sulla televisione italiana e lo ha fatto da Che tempo che fa nella puntata di domenica 12 novembre. Il fondatore del Movimento Cinque Stelle e comico ha tenuto un lungo monologo: “L’ultima intervista che ho fatto con Vespa abbiamo perso le elezioni, tutti quelli che ho mandato aff***o sono al Governo”, ha dichiarato.

Che tempo che fa, l’intervento di Beppe Grillo: “Sono il peggiore”

Nel suo lungo intervento, Beppe Grillo ha esordito osservando: “Io sono il peggiore, sì sono il peggiore. Io ho peggiorato questo Paese, non c’è battuta. Dopo l’ultima intervista con Vespa abbiamo perso elezioni, quelli che ho mandato a fanculo sono al governo quindi sono il peggiore. Sono qui per capire se devo continuare o meno, ho portato Skype, ho parlato della Parmalat, ho combattuto tutto il mondo ed ora vado in un bar e mi fate pagare il caffè […]”.

La critica a Giulia Bongiorno: “Quello che fa è inopportuno”

Il comico ha poi proseguito il suo monologo lanciando una critica all’avvocato, Giulia Bongiorno, tanto da definire quello che ha fatto “inopportuno”: “È un avvocato, presidente della commissione Giustizia, è una senatrice della Lega che fa comizietti davanti ai tribunali, dove c’è una causa a porte chiuse […] È inopportuno. Così si mischia tutto”. Non è stato risparmiato nemmeno Bruno Vespa che lo aveva ospitato nel suo salotto televisivo nel 2014: “Bruno Vespa ha scritto un libro ‘Da Mussolini a Beppe Grillo’ ma vi rendete conto? Io quando vedo un suo libro in autogrill, lo copro con quello di Casalino, toh!”.

“Luigi Di Maio? Ci ha pugnalato”

Beppe Grillo ha toccato un tasto dolente della storia del Movimento Cinque Stelle, ossia Luigi Di Maio che è stato soprannominato dallo stesso ospite “Giggino la cartelletta”: “Era il politico più preparato ma non pensavamo si facesse prendere dal potere di organizzare le persone. L’abbiamo scelto io e lui, Conte. Io guardavo i programmi, le idee, se è di destra o sinistra non importa, se un’idea è buona. Ma poi ci ha pugnalato […]”.