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Aggressione a un inviato di Rete 4, Grillo assolto per “particolare tenuità del fatto”

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Il fondatore del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, è stato assolto dall’accusa di aggressione a un giornalista di Rete 4.

Beppe Grillo, fondatore del Movimento 5 Stelle, è stato assolto dall’accusa di aggressione perpetrata ai danni di un giornalista di Rete 4. È quanto deciso dal tribunale di Livorno.

Beppe Grillo assolto dall’accusa di aggressione a un giornalista di Rete 4

Era il 7 settembre 2020. Un giornalista di Diritto e rovescio, format trasmesso su Rete 4, tentò di intervistare il papà del Movimento 5 Stelle mentre quest’ultimo si trovava nei pressi della sua abitazione, sulla spiaggia di Marina di Bibbona, a sud di Livorno. Pe questo motivo, il cronista venne aggredito dal comico.

A distanza di oltre tre anni dall’episodio, il giudice di Livorno ha emesso una sentenza di assoluzione nei confronti di Grillo per “particolare tenuità del fatto”. Al contempo, il giudice ha condannato il comico a risarcire il giornalista di Mediaset dei danni.

La sentenza e il risarcimento danni

Per quanto riguarda la cifra che il comico dovrà pagare come risarcimento danni, questa dovrà essere quantificata in separata sede. Il giudice, inoltre, ha condannato Grillo anche a pagare una provvisionale di 1.000 euro in favore del cronista e a rimborsare 3.500 euro per le spese di costituzione di parte civile.

Infine, il fondatore del M5S deve anche un risarcimento del danno pari a 500 euro ciascuno a Fnsi e Ordine dei giornalisti, che si sono costituiti parte civile.

Dopo aver constatato la sussistenza del reato di violenza privata e dopo che le originarie lesioni dolose sono state derubricate in colpose, era stato proprio il pm a chiedere l’assoluzione per “particolare tenuità del fatto”.