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Europee: Conte, 'Vota Giorgia', scelta non condivisa

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Il leader G. Conte definisce la scelta di del premier di chiedere voti nominativi all'elettorato una mossa "triste e vecchia"

Nell’arena della politica italiana, le frecciatine non cessano di volare, e questa volta il bersaglio è Giorgia Meloni.

Europee: Conte, ‘Vota Giorgia’, scelta non condivisa

Giuseppe Conte, con fermezza, ha definito una mossa “triste e vecchia” quella in cui presidenti del Consiglio e leader di partito si candidano chiedendo voti nominativi agli elettori.

Da “vota Antonio” a “vota Giorgia”, il passaggio sembra breve, ma per Conte rappresenta un passo indietro per la democrazia italiana. Questa pratica, secondo lui, denota una mancanza di rispetto verso gli elettori e mina la fiducia nel sistema politico.

G. Conte non è solo in questa critica, il Movimento 5 Stelle si schiera dalla parte della democrazia definendola più autentica, rifiutando di chiedere agli elettori di votare per un nome specifico sulla scheda elettorale.

Conte per le europee, ‘Vota Giorgia’: “preservare la dignità politica”

“Noi non siamo disponibili a sfregiare la democrazia”, tuona Conte, ribadendo l’impegno del suo partito a preservare la dignità politica.

Il richiamo di Conte, sottolinea il leader, che coloro che chiedono voti nominativi sono gli stessi politici che hanno ripetuto sino alla noia che i cittadini devono poter scegliere i loro rappresentanti, che le loro scelte vanno rispettate. In un momento in cui la fiducia nei confronti delle istituzioni è già fragile, pensa che queste pratiche possano minare ulteriormente la volontà degli elettori di seguire la politica con fiducia.