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Chi è Giovanni Zippo, fermato per l'esplosione a Torino: le parole dell’ex fidanzata

esplosione torino

Giovanni Zippo, 40enne, accusato di aver causato l’esplosione a Torino per vendetta contro l’ex. Decisive le testimonianze e i video.

È accusato di aver innescato l’esplosione che ha distrutto una palazzina in via Nizza, a Torino, causando un morto e diversi feriti. Giovanni Zippo, guardia giurata di 40 anni, è al centro di un’inchiesta che ha svelato un possibile movente personale: una vendetta contro l’ex compagna. Le indagini, supportate da testimonianze, immagini di videosorveglianza e segnalazioni di parenti e colleghi, hanno portato al suo fermo.

Un caso che scuote la città e apre interrogativi inquietanti.

Chi è Giovanni Zippo, fermato per l’esplosione a Torino

Giovanni Zippo ha compiuto 40 anni da poco più di due mesi. Sui suoi profili social restano ancora visibili alcune foto che lo ritraggono sorridente davanti allo stadio, a testimonianza di una vita apparentemente tranquilla. Ma dietro quell’immagine si nascondeva un malessere profondo.

Zippo è cresciuto a Torino, nel quartiere di San Salvario, dove ha frequentato la scuola Silvio Pellico. Lavora come guardia giurata, ama il calcio e conduceva una routine discreta. Al bar sotto casa lo descrivono come una persona riservata, abitudinaria.

Mai una parola fuori posto. Non ci saremmo mai aspettati una cosa simile”.

Eppure, chi gli era vicino racconta di un cambiamento negli ultimi tempi: sempre più chiuso, ossessionato dalla ex compagna, geloso, incapace di elaborare la fine della relazione. Un sentimento che si sarebbe trasformato in rancore, fino a esplodere – letteralmente – in un gesto estremo.

Nelle prossime ore sarà interrogato. Le indagini proseguono per ricostruire nel dettaglio la dinamica e il movente di un gesto che ha sconvolto un intero quartiere e strappato la vita a un innocente.

La vendetta, il piano e la confessione alla sorella: così Giovanni Zippo è stato incastrato

Aveva pianificato tutto nei minimi dettagli: rubato le chiavi, spento il Gps dell’auto di servizio, lasciato in macchina dei pantaloncini per non sporcare la divisa. Giovanni Zippo, guardia giurata di 40 anni, è ora accusato di omicidio volontario, lesioni e crollo dolosi.

L’esplosione in via Nizza 389 a Torino, avvenuta il 30 giugno, ha distrutto quattro appartamenti, causato la morte di Jacopo Peretti, 33 anni, e ferito cinque persone, tra cui un bambino di 12 anni in gravi condizioni.

Secondo gli investigatori della Mobile e del commissariato Barriera Nizza, il movente sarebbe una vendetta personale contro Madalina Ionela Hagiu, ex compagna con cui aveva ancora rapporti. Poco prima di accompagnarla alla stazione, Zippo avrebbe sottratto un mazzo di chiavi nascosto vicino alla porta di casa, usandolo poi per entrare nella mansarda dell’ultimo piano e provocare l’esplosione. Le chiavi sono state ritrovate nella serratura.

Il Gps della vettura di servizio è risultato spento per circa 90 minuti, tra le 2.34 e le 4.04. In quel lasso di tempo, secondo gli inquirenti, Zippo avrebbe parcheggiato nei pressi della sede dell’agenzia e preso la sua Opel Corsa rossa per raggiungere via Nizza. Le telecamere lo avrebbero ripreso mentre entra nel palazzo e poi esce insieme agli altri inquilini, col volto insanguinato. Alle 5.33 ha concluso il turno, con la divisa perfettamente pulita, ma visibilmente ustionato: ai colleghi ha detto di essere caduto dalle scale.

I familiari si sono insospettiti. La sorella, viste le gravi ustioni, lo ha portato al CTO, dove Zippo ha fornito una versione falsa: “Mi sono bruciato con l’olio delle patatine”. Ma in auto c’erano tracce di sangue e calcinacci. La madre, Antonietta, ha raccontato agli inquirenti la confessione ricevuta: “Gli ho chiesto se c’entrasse con via Nizza e lui ha detto ‘sì mamma‘”.

Zippo avrebbe ammesso di voler causare solo danni materiali, «per fare un dispetto» all’ex compagna. Anche un messaggio inviato alla sorella conferma il pentimento: “Ho sbagliato tutto… mi vergogno e non sono degno di voi”. Due giorni dopo, è scattato l’arresto mentre era ancora ricoverato, piantonato nel reparto grandi ustionati del CTO.

Giovanni Zippo, fermato per l’esplosione a Torino: il racconto dell’ex fidanzata

Madalina Ionela Hagiu, 30enne di origine romena residente nell’appartamento di via Nizza a Torino, ha raccontato la sua versione dei fatti in merito al legame con Giovanni Zippo, l’uomo arrestato con l’accusa di aver provocato l’esplosione che ha causato la morte di Jacopo Peretti, 33 anni.

Intervistata da La Stampa, Madalina ha spiegato di non trovarsi in casa al momento dell’attentato, poiché quella notte era partita per l’isola d’Elba, dove l’attendeva il suo attuale compagno, Salvatore. Proprio Giovanni Zippo, la sera prima, l’aveva accompagnata alla stazione dopo aver trascorso insieme una serata in discoteca. I due uomini, secondo quanto riferito dalla donna, si conoscevano già e avevano avuto un’accesa discussione tre anni fa, innescata da motivi legati alla gelosia.

Madalina ha aggiunto di aver subito sospettato di Zippo dopo aver sentito che un residente del palazzo aveva notato “un uomo calvo e insanguinato” allontanarsi dal luogo dell’incendio. Lo ha quindi contattato direttamente per chiedergli se fosse coinvolto. Lui, però, ha negato ogni responsabilità.