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Chi è Roberto Calderoli, il ministro degli Affari regionali e delle autonomie del Governo Meloni

Roberto calderoli

Roberto Calderoli, politico leghista e medico, è il nuovo ministro degli Affari regionali e delle Autonomie del Governo guidato da Giorgia Meloni.

Il leghista Roberto Calderoli è stato indicato dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni come ministro degli Affari regionali e delle autonomie. Il politico ha giurato dinanzi al presidente della Repubblica Sergio Mattarella nella mattinata di sabato 22 ottobre.

Roberto Calderoli: formazione ed esordi politici

Nato a Bergamo il 18 aprile 1956, Roberto Calderoli è il nuovo ministro per gli Affari regionali e le autonomie del Governo Meloni. Politico e medico, Calderoli ha ricoperto la carica di vicepresidente del Senato ed è stato coordinatore delle Segreterie nazionali della Lega Nord per quasi due decenni, da 2002 al 2020. Nel corso della sua carriera politica, ha ricoperto anche altri incarichi di rilievo: è stato, infatti, ministro delle Riforme Istituzionali nel Governo Berlusconi II e ministro per la Semplificazione normativa del Governo Berlusconi IV.

Dopo aver conseguito il diploma al liceo classico, si è laureato in Medicina e Chirurgia a Milano e si è iscritto sia all’albo dei medici-chirurghi che a quello degli odontoiatri.

La carriera politica di Roberto Calderoli è cominciata nel momento in cui ha deciso di aderire alla Lega Lombarda di Umberto Bossi, diventandone presidente nel 1993 e, poi, segretario nazionale nel 1995. Ha ricoperto l’incarico fino al 2002, anno in cui diventa anche coordinatore delle Segreterie nazionali della Lega Nord e membro con diritto di voto nel consiglio federale del partito.

Tra il 1990 e il 1995, è stato consigliere comunale a Bergamo mentre tra il 1992 e il 1994 viene eletto deputato alla Camera con la Lega Nord nella circoscrizione Brescia-Bergamo. Dal 1994 al 1966, invece, è stato eletto nel collegio uninominale di Bergamo per il Polo delle Libertà e nel collegio uninominale di Albino per la Lega Nord tra il 1996 al 2001.

Il politico leghista è stato eletto al Senato nel 2001 ed è diventato vicepresidente a Palazzo Madama, ricoprendo il ruolo fino al 2004 quando è stato nominato Ministro per le riforme istituzionali e la Devoluzione. In questo periodo, è uno degli artefici della riforma costituzionale finalizzata ad attribuire più poteri alle regioni, superare il bicameralismo perfetto e tagliare il numero dei parlamentari. Il testo, però, è stato bocciato al referendum costituzionale del 2006.

Chi è il ministro degli Affari regionali e delle Autonomie del Governo Meloni?

Roberto Calderoli è anche uno dei firmatari del disegno di legge elettorale approvato il 21 dicembre 2005 in prossimità della scadenza della XIV legislatura. Lo stesso leghista descrisse la legge come una “porcata” e, per questo motivo, è divenuta nota come “Porcellum”.

La legge elettorale è stata, poi, considerata incostituzionale dai giudici della Corte Costituzionale con una sentenza emanata il 5 dicembre 2013.

Nel febbraio 2009, mentre era ministro per la Semplificazione normativa del Governo Berlusconi IV, ha annunciato di aver soppresso 29 mila leggi inutili. Un anno dopo, nel marzo 2010, ha dato simbolicamente fuoco a 375 mila leggi abrogate in 22 mesi di legislatura che erano stata raccolte in circa 150 scatole che contenevano i soli titoli. L’eliminazione delle leggi ricevette molte critiche.

Dopo essere stato rieletto al Senato sia nel 2013 che nel 2018, ha riottenuto il titolo di senatore anche alle politiche del 25 settembre 2022 venendo votato con la Lega in prima posizione nel Collegio plurinominale Lombardia – 03 e diventando ministro per gli Affari regionali e le Autonomie del Governo Meloni.