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Cina: dirigente stacanovista Baidu costretta ad abbandonare il lavoro

Dirigente Baidu Cina

Qu Jing, dirigente Baidu, è stata costretta a licenziarsi dal ruolo di responsabile delle relazioni con i media del maggiore motore di ricerca in Cina. La donna ha mancato di rispetto ai dipendenti pretendendo da loro turni massacranti.

Polemica in Cina e non solo, dopo la diffusione di un video che ritrae Qu Jing in atteggiamenti aggressivi e inaccettabili. La donna è stata la responsabile delle relazioni con i media, del gruppo Baidu, ovvero il maggiore motore di ricerca del Paese. Però ha rassegnato le dimissioni perché appunto in questi video, sosteneva la necessità di far lavorare i dipendenti h24 e 7 giorni su 7, affermando che il loro benessere con conta nulla.

Cina: dirigente Baidu si dimette

Baidu è il colosso hi-tech cinese che potremmo paragonare al nostro Google.

Un’azienda enorme che conta tantissimi dipendenti e che in questi giorni è salita alla cronaca per un fatto sconcertante. La notizia riguarda i diritti dei lavoratori e arriva pochi giorni dopo la festa del primo maggio, in cui appunto si pone l’attenzione su questo argomento e sulle morti bianche.

La dirigente Qu Jing, responsabile delle relazioni con i media, ha detto delle frasi pesantissime sui dipendenti dell’azienda, affermando che non conta nulla il loro benessere, solo i risultati.

Dirigente Baidu si dimette in Cina: i video virali sui social

Ad incastrare la manager, che poi ha dato le dimissioni, sono stati quattro video in cui intimava la buona condotta con una serie di messaggi brutali.

“Non sono vostra suocera, posso distruggervi”, oppure “Chi lavora qui deve essere disponibile 24 ore su 24. Si lavora anche 50 giorni di fila e non conta il vostro benessere”.

Ancora: “Il telefono deve essere acceso 24 ore su 24, 7 giorni su 7“. Frasi minacciose che facevano intendere ai lavoratori, di dover essere sempre reperibili, a tutti i costi.

In caso di violazioni minacciava anche il licenziamento in tronco. I video hanno fatto il giro dei social creando sdegno e una polemica enorme in merito alla nota cultura tossica del lavoro in Cina.

Il polverone è stato così potente da spingere il colosso Baidu a trovare una via d’uscita veloce. Non sono state sufficienti le scuse della manager, la quale è stata immediatamente fatta fuori nella speranza di allentare le tensioni.