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Colori delle regioni, il sottosegretario Costa: "Non ha più senso, resti solo la zona rossa"

Costa colori delle regioni

Andrea Costa propone il superamento del sistema dei colori delle regioni, con la permanenza solo della zona rossa per i livelli alti di pericolosità.

“C’è il super green pass e una platea del 90% di vaccinati. Di fronte a questo il sistema dei colori generalizzati non ha più senso“. È con queste parole rilasciate al Corriere della Sera che il sottosegretario alla Salute Andrea Costa ha ribadito come, dal suo punto di vista, le fasce di rischio covid non siano più funzionali in questa fase della pandemia.

Costa sui colori delle regioni

L’unico criterio che deve rimanere è quello della zona rossa“, ha specificato Costa ricordando che ad oggi in bianca, gialla ed arancione non cambi nulla per le persone che sono vaccinate. Semplificazione del sistema dunque, con un percorso che agevoli il cambio di passo dell’emergenza. Il Cts, stando alle parole del sottosegretario, condividerebbe questa modifica, rimettendo così la decisione al governo guidato da Mario Draghi.

Costa per il superamento dei colori delle regioni

Il sottosegretario alla Salute, in un altro intervento a Radio24, ha poi sostenuto che anche per quanto riguarda le regole delle scuole ci sia la necessità di intervenire. “I vaccinati – ha detto – dovrebbero rimanere sempre in classe e se consideriamo la platea dai 12 ai 19 anni parliamo di una platea che per l’80% è vaccinata. Sulla scuola dobbiamo semplificare, dobbiamo mettere nella condizione i presidi di avere una gestione più agevole”.

Colori delle regioni, le parole di Costa

Infine Costa ritiene anche che vada semplificato il sistema dei tamponi agli studenti per il rientro in classe: “Credo che quando un ragazzo va in dad per 10 giorni, se per 10 giorni è asintomatico credo si possa prevedere il rientro in classe senza il tampone. Questa modifica – ha concluso – provocherebbe un grande sollievo ai territori, agli istituti scolastici ed alle famiglie”.