Nel corso di un procedimento giudiziario, uno degli strumenti più importanti e strategici è senza dubbio l’incidente probatorio. Si tratta di una fase che permette di acquisire e fissare le prove prima del processo vero e proprio, garantendo così una maggiore sicurezza e certezza sul materiale probatorio. Spesso sottovalutato, questo passaggio può invece diventare il momento decisivo che stravolge l’intero svolgimento del giudizio, influenzando l’esito finale della causa.
Omicidio Chiara Poggi: al via l’incidente probatorio sui profili genetici
Oggi si apre l’incidente probatorio nella nuova indagine sull’omicidio di Chiara Poggi. Tra gli indagati c’è Andrea Sempio, amico del fratello della vittima, mentre Alberto Stasi, già condannato, si trova in semilibertà. L’attenzione è rivolta ai profili genetici trovati sotto le unghie di Chiara, che saranno confrontati con il DNA di Sempio, Stasi e altri legati alla villetta di Garlasco.
Verranno anche analizzate impronte su fascette para-adesive e altri reperti, inclusi oggetti di uso quotidiano sequestrati dopo il delitto. Le analisi più complesse si svolgeranno nei laboratori dell’ospedale Fatebenefratelli, con scadenza fissata al 24 ottobre per valutare l’utilizzabilità e la corrispondenza dei nuovi materiali.
Cinque punti chiave guideranno l’inchiesta: la validità del DNA dalle unghie, l’analisi della traccia 10 mai attribuita, la revisione di nuovi reperti come yogurt e cereali, il confronto genetico tra gli indagati e frequentatori della casa, e, se necessario, prelievi forzati su chi ha avuto accesso all’abitazione. Un elemento chiave riguarda il tentativo di Chiara di chiedere aiuto: tracce di sangue sul telefono, mai analizzate, e macchie in cucina finora ignorate. L’analisi indica che la segnalazione 97F potrebbe provenire dall’aggressore, con la mano sinistra, incompatibile con la vittima.
Soprattutto in vicende di cronaca giudiziaria come quella di Garlasco, il termine “incidente probatorio” viene frequentemente menzionato. Ma cosa significa davvero e quale importanza ha all’interno del procedimento penale? Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Come funziona l’incidente probatorio: il passaggio decisivo che può stravolgere un processo
L’incidente probatorio è una fase procedurale disciplinata dagli articoli 392 e seguenti del Codice di Procedura Penale, che consente di anticipare la raccolta e la fissazione di determinate prove prima che il processo vero e proprio abbia inizio. Questa anticipazione si rende necessaria quando:
-
vi è il rischio concreto che le prove possano deteriorarsi, sparire o che i testimoni non siano più disponibili al momento del dibattimento.
In sostanza, l’incidente probatorio rappresenta uno strumento che può essere richiesto dal Pubblico Ministero o dalle parti coinvolte nelle indagini preliminari per garantire la conservazione e la validità di elementi probatori fondamentali. Ad esempio, può essere utilizzato per raccogliere la testimonianza di una persona impossibilitata a comparire in aula per motivi di salute o per proteggere un testimone da pressioni e minacce che potrebbero compromettere la veridicità della sua deposizione.
Altre prove acquisibili con questa procedura includono perizie tecniche, confronti tra dichiarazioni discordanti o esami urgenti su oggetti suscettibili di alterazioni. Il giudice per le indagini preliminari, una volta valutata la richiesta, conduce l’incidente in una seduta a porte chiuse, garantendo la partecipazione del PM, dei difensori e, quando previsto, della persona offesa, assicurando così il rispetto del contraddittorio e dei diritti di tutte le parti coinvolte. Le prove acquisite possono essere impiegate durante il dibattimento esclusivamente nei confronti degli imputati la cui difesa ha preso parte alla loro raccolta.
Affinché la richiesta di incidente probatorio sia ammissibile, deve contenere obbligatoriamente:
-
la descrizione della prova da acquisire e la sua importanza ai fini della decisione;
-
l’identificazione delle persone contro cui si procede in relazione ai fatti oggetto della prova;
-
le motivazioni che giustificano l’impossibilità di rinviare l’assunzione della prova al dibattimento.