Dal primo ottobre l’Arera introdurrà nuove misure per la tutela dei consumatori e la fornitura di energia: ecco come cambierà il costo del gas in bolletta.
Cosa cambia per la bolletta del gas dal 1 ottobre
L’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente (Arera) introdurrà dal 1 ottobre 2022 misure a tutela dei consumatori e a garanzia della continuità delle forniture. Ad oggi, Il prezzo pagato nella bolletta del gas è determinato da quattro voci: la spesa per la materia prima, la spesa per il trasporto e la gestione del contatore, la spesa per gli oneri di sistema e le imposte.
L’ente ha deciso di non utilizzare più come riferimento le quotazioni a termine del mercato all’ingrosso, ma la media dei prezzi effettivi del mercato all’ingrosso Psv italiano, aumentando la frequenza di aggiornamento del prezzo che sarà mensile e non più trimestrale.
Il nuovo metodo, legato alla situazione di emergenza, sarà in vigore fino al termine della tutela gas, ad oggi previsto a gennaio 2023.
A cosa serve questo cambiamento?
L’intervento adottato mira a rendere più sicure le forniture, dato che la disponibilità del gas risente della situazione geopolitica internazionale e della guerra in Ucraina. A spiegarlo è stato lo stesso presidente di Arera, Stefano Besseghini:
«Il ricorso a un meccanismo più dinamico di formazione del prezzo permetterà di non trasferire al consumatore i costi di copertura del rischio e di trasferirgli invece, immediatamente, i vantaggi derivanti da eventuali decisioni, come il tetto al prezzo del gas, che si dovessero assumere a livello europeo».
Per l’Unione Nazionale Consumatori (Unc) si tratta di un’ottima notizia. Al contrario, Codacons e Assoutenti si sono mostrati parecchio dubbiosi sulla validità di questa nuova misura.