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Compra 255 gratta e vinci: rimborsato perchè mai vinto

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Un 29enne salernitano denuncia le Lotterie nazionali e il Monopoli di Stato. Un uomo di 29 anni ha tentato la fortuna acquistando 255 gratta e vinci in quasi 12 mesi, per un costo di 3 mila euro, senza mai vincere nulla. Per questo motivo ha deciso di denunciare le Lotterie nazionali e il Monopoli...

Un 29enne salernitano denuncia le Lotterie nazionali e il Monopoli di Stato.

Un uomo di 29 anni ha tentato la fortuna acquistando 255 gratta e vinci in quasi 12 mesi, per un costo di 3 mila euro, senza mai vincere nulla. Per questo motivo ha deciso di denunciare le Lotterie nazionali e il Monopoli di Stato e portarli in tribunale. L’avvocato del 29enne, Paolo Siniscalco, afferma che: ” i biglietti, acquistati presso ricevitorie autorizzate, non recavano l’indicazione della probabilità di vincita e l’avvertenza sul rischio di dipendenza dalla pratica dei giochi con vincite in denaro”. Il giudice di pace, del tribunale di Vallo della Lucania (SA), ha dato ragione al giovane facendo appello all’articolo 7 del decreto Balduzzi. L’articolo prevede la presenza, sui biglietti, di un tagliando che avvisa il consumatore sui ” rischi di dipendenza dalla pratica di giochi con vincite in denaro” e “le relative probabilità di vincita”. ” Qualora l’entità dei dati da riportare sia tale da non poter essere contenuta nelle dimensioni dei tagliandi, questi ultimi devono recare l’indicazione della possibilità di consultazione di note informative sulle probabilità di vincita pubblicate sui siti istituzionali dell’Amministrazione autonoma dei Monopoli di stato”. Il giudice di pace afferma che << la norma in questione è stata emanata a tutela della salute pubblica, tanto da essere inserita in un decreto ” disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese mediante un più alto livello di tutela della salute”>>. La norma, quindi, prevede l’obbligo di inserire la probabilità di vincita in quanto chi compra il biglietto deve essere al corrente della vincita massima e qualora dovesse mancare questa dicitura il tagliando può essere annullato. Per questo motivo il giovane ha vinto la causa ed è stato rimborsato ottenendo il corrispettivo da lui speso per comprare i gratta e vinci.