> > Covid, Crisanti: "Restrizioni inutili contro Omicron 2, ci contageremo tutti"

Covid, Crisanti: "Restrizioni inutili contro Omicron 2, ci contageremo tutti"

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Andrea Crisanti, professore dell'Università di Padova, pensa che sia ora di mettere da parte le restrizioni, perché Omicron 2 contagerà tutti.

Andrea Crisanti, professore dell’Università di Padova, pensa che sia ora di mettere da parte le restrizioni, perché Omicron 2 contagerà tutti.

Covid, Omicron 2 è dominante

Il governo ha annunciato le tappe del ritorno alla normalità, senza più Green pass e mascherine. Gli esperti monitorano la curva epidemiologica, che non è più in discesa. I dati registrano un incremento dei contagi. Si parla anche del 3% di reinfezioni, di persone che tornano positive circa 90 giorni dopo la prima diagnosi di Covid. Questo può accadere sia a causa di Omicron che di altri fattori, come la tipologia di vaccino effettuato, le tempistiche del richiamo e la variante con cui ci si è infettati la prima volta. In 7 regioni italiane è presente Omicron 2, più contagiosa della prima del 30%. 

Covid, Crisanti: “Restrizioni? Inutili contro Omicron 2”

Andrea Crisanti è contrario a nuove misure, che non funzionerebbero contro questa variante. “Ritengo sia inutile pensare a nuove misure restrittive, non servono assolutamente a nulla, come peraltro dimostrato anche nei mesi scorsi” ha dichiarato il medico a La Stampa. “Quando a gennaio abbiamo sfiorato i 250 mila casi al giorno eravamo in piena fase di restrizioni che però si sono rivelate ininfluenti. La curva dei contagi poi è scesa solo grazie alle vaccinazioni e ai guariti dal virus” ha aggiunto, ricordando che dopo tre mesi anche l’efficacia della terza dose inizia a venire meno. 

La verità è che dobbiamo metterci il cuore in pace: prima o poi ci contageremo quasi tutti. Ma basta non appartenere alla categoria dei fragili e il problema si risolve” ha aggiunto Crisanti, secondo cui la quarta dose non sarebbe la soluzione. “È del tutto inutile. È necessaria solo per le persone fragili, per gli altri secondo me non serve. O meglio, io sono propenso ad affermare che chi la vuole fare può procedere tranquillamente, ma in maniera categorica la consiglio solo ai fragili” ha spiegato il medico, riferendosi ai 5 milioni di over 80 in Italia, agli immunodepressi, agli autoimmuni e ai pazienti oncologici. “I dati parlano chiaro, il 90-95% dei decessi appartiene alla categoria dei fragili. Quindi vanno protetti nella maniera più assoluta. Gli altri devono accettare l’ipotesi di contrarre il virus” ha sottolineato

Covid, Crisanti: “L’obbligo di mascherina al chiuso è del tutto ininfluente”

Nelle ultime ore è stata proposta una soluzione, che vede favorevole Walter Ricciardi, ovvero quella di allungare il periodo dell’obbligo di mascherina al chiuso almeno fino a giugno. “Una proroga che non avrebbe alcun effetto sulla diminuzione dei contagi. L’obbligo della mascherina al chiuso è del tutto ininfluente perché per funzionare non bisognerebbe togliersela mai. E invece in molte circostanze, come al bar o al ristorante, bisogna comunque levarsela e quindi l’obbligatorietà è inutile” ha spiegato Crisanti, sottolineando che Omicron 2 ha un indice di trasmissibilità tra 12 e 15, per cui ogni malato può infettarne 15. Per questo ha ribadito che bisogna proteggere i fragili, e non solo con la quarta dose di vaccino. 

La proposta di Crisanti è di “consentire a chi è in età da lavoro di poter fare lo smartworking da casa“, per evitare “i contatti a rischio“. Ha aggiunto anche di “garantire un bonus alle persone fragili seguite dalle badanti per consentire a queste ultime di fare spesso il tampone e scongiurare il pericolo di infettare i propri assistiti“. Il medico è convinto che si dovrebbero fare solo i tamponi molecolari, in quanto “il margine di errore dei rapidi è troppo alto per Omicron, intorno al 30%“. “Dobbiamo metterci in testa che se non siamo persone fragili e siamo vaccinati, anche se ci prendiamo il Covid non ci succede nulla di grave. È come un’influenza” ha concluso Crisanti