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Covid, test per chi arriva in Italia dall'UE. Bruxelles non ci sta: "La stretta va giustificata"

test arrivi Italia UE

L'introduzione dell'obbligo di tampone per chi entra in Italia non è stata ben accolta dall'UE. "La stretta va giustificata".

Il diffondersi della nuova variante Omicron, ha portato l’Italia a correre ai ripari attraverso diverse misure che hanno fatto discutere e non poco in questi ultimi giorni, uno su tutti lo stato di emergenza che è stato prorogato per altri tre mesi fino al 31 marzo 2022 e la cui misura non è stata accompagnata dall’obbligo dell’uso delle mascherine all’aperto durante le festività natalizie.

Eppure a non essere stato gradito dall’Unione Europa è stata un’altra restrizione introdotta con un’ordinanza firmata dal ministro Speranza vale a dire l’obbligo di tampone per chi arriva in Italia dai Paesi dell’UE. “La stretta deve essere giustificata sulla base della situazione reale” ha osservato la vicepresidente della commissione europea Vera Jourova.

test arrivi Italia UE, Jourova: “Stretta giustificata sulla base della situazione reale”

Proprio dunque a seguito della nuova ordinanza firmata dal ministro della Salute sono arrivate parole molto dure da parte di Vera Jourova, vicepresidente della commissione europea che, in conclusione del consiglio europeo sugli Affari generali, ha espresso forti critiche affermando: “Quando gli Stati membri introducono condizioni aggiuntive al Green pass o rendono le condizioni più severe, come nel caso dell’Italia e forse del Portogallo, la stretta deve essere giustificata sulla base della situazione reale”.

Ha poi aggiunto “immagino verrà discussa al Consiglio europeo perché queste decisioni individuali degli Stati membri riducono la fiducia delle persone sul fatto che ci siano condizioni uguali ovunque in Europa”.

test arrivi Italia UE, cosa prevede l’ordinanza

Cosa cambierà dunque con l’entrata in vigore della nuova ordinanza? Il testo prevede che, al fine di fare ingresso nel nostro Paese, sarà necessario effettuare un tampone nelle 48 ore antecedenti. In alternativa, ci si può sottoporre ad un test antigenico 24 ore dell’arrivo in Italia.

test arrivi Italia UE, Speranza: “Stiamo vivendo un momento cruciale”

Intanto il ministro Speranza, poco prima che iniziasse il Consiglio dei Ministri, ha affermato come questo periodo sia particolarmente complicato: “Stiamo vivendo un momento cruciale della storia del Servizio sanitario nazionale […] Sono ore non semplici. Sarebbe un’illusione pensare che la sfida del Covid appartenga al passato, è una sfida presente: i numeri dei contagi sono in crescita da diverse settimane”.