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Covid, Speranza su proroga dello stato di emergenza: “Discussione in corso, tempi non maturi”

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Il ministro della Salute Roberto Speranza si è espresso su un’eventuale proroga dello stato di emergenza in Italia imposto per contrastare il Covid.

Il ministro della Salute Roberto Speranza ha rilasciato alcune dichiarazioni relative a un’eventuale proroga dello stato di emergenza in Italia, in vigore da circa due anni al fine di contrastare la diffusione della pandemia da coronavirus.

Covid, Speranza su proroga dello stato di emergenza: “Discussione in corso, tempi non maturi”

Al termine del Consiglio dell’Unione Europea che si è tenuto a Bruxelles nella giornata di martedì 7 dicembre, il ministro della Salute Roberto Speranza ha espresso alcune considerazioni in merito all’andamento della pandemia Covid in Italia e in Europa, soffermandosi sull’ipotesi di un’eventuale proroga dello stato di emergenza nel Paese.

A questo proposito, infatti, il ministro Speranza ha affermato: “Sulla proroga dello stato di emergenza sono in corso discussioni non ancora mature in seno al Governo. Aspetteremo ancora il tempo necessario per consolidare una riflessione, che è sicuramente in corso, e poi faremo le nostre valutazioni – e ha precisato –. Ogni Paese fa le sue valutazioni con i dati che ha: tutte le discussioni sono legittime”.

Covid, Speranza e l’esempio dell’Italia in materia di campagna vaccinale

Nel corso del suo intervento, quindi, Roberto Speranza ha sottolineato il ruolo cruciale svolto dall’Italia in materia di campagna vaccinale, ricordando come la penisola sia stata la prima Nazione a introdurre l’obbligatorietà del vaccino anti-Covid per il personale sanitario.

Soffermandosi sul tema dei vaccini, quindi, il ministro della Salute ha ricordato come gli altri Paesi abbiano seguito l’esempio dell’Italia, osservando: “Noi siamo stati i primi a imporre l’obbligo vaccinale per il personale sanitario. E oggi, quasi tutti i Paesi europei ci hanno seguito su questa linea e oggi ci sono anche altre categorie in Italia che hanno un obbligo. Penso che su questo sia legittima la discussione che uno compie, quella dell’Oms, dei Paesi che in queste ore stanno aprendo una discussione. Io insisto su un punto: che il vaccino è il vero strumento essenziale. Quindi tutte le strade che aiutano ad aumentare il tasso di vaccinazione sicuramente aiutano i Paesi a tenere sotto controllo questa pandemia”.

Covid, Speranza sulla somministrazione del vaccino ai bambini di 5-11 anni

Infine, il ministro Speranza ha affrontato anche il tema dei vaccini anti-Covid da inoculare ai bambini di età compresa tra i 5 e gli 11 anni, dichiarando: “La vaccinazione per i bambini in Italia partirà il 16 dicembre, com’è stato già annunciato dal commissario Figliuolo, la mia opinione è che le persone devono fidarsi dei nostri pediatri di libera scelta. Abbiamo la fortuna di essere un grande Paese con pediatri di grandissima qualità, persone che hanno dedicato la loro vita ai nostri figli. Su una materia così delicata bisogna fidarsi di chi ha dedicato una vita a questa materia, non ci si può affidare a un social, a un talk show o a una battuta televisiva”.